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Segnale TV altri cambiamenti in vista

Autore: Alfonso Simeone | Pubblicato Aprile 2016 in Attualità

A breve l’Italia adotterà la piattaforma DVB-T2 (evoluzione dello standard per il digitale terrestre), in sinergia con la nuova codifica HEVC. Queste due tecnologie operano nella stessa direzione, permettendo di ottenere un significativo risparmio di banda, utile per veicolare un maggior numero di canali in HD, oltre alle future trasmissioni in 4K/Ultra HD. La nuova normativa, contenuta nel Decreto Milleproroghe, fa scattare l’obbligo per i negozi, a partire dal primo Luglio 2016, di acquistare solo TV con DVB-T2 e capaci di supportare le codifiche approvate dall’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni (ITU).

MA COSA COMPORTERÀ IL PASSAGGIO AL DVBT2 PER I CONSUMATORI?
Il DVB-T2 consente, infatti, una maggiore ampiezza di banda e la trasmissione in alta definizione oltre una maggiore qualità audiovideo. Ottimo, ma è anche vero che tutto questo necessiterà di nuovi televisori e decoder in grado di supportare queste tecnologie. Il passaggio al DVB-T2 è una tappa importante. Vediamo perché. Oggi la banda a disposizione per le trasmissioni tv si va riducendo per la fame di frequenze da parte dei dispositivi mobili che hanno portato prima a destinare una parte dello spettro al 4G. C’è, quindi, la necessità di far stare su una banda sempre più stretta un numero sempre crescente di canali e questo sarà possibile solo con il passaggio al nuovo standard DVBT2.

QUALI I VANTAGGI?
Intanto con questo standard, per esempio all’interno dello stesso multiplex è possibile avere fino a 6 canali in HD contro i 2 attuali. Riguardo invece al telespettatore, molto dipenderà dalla scelta del broadcaster: si potrebbe pensare a contenuti premium (come il calcio, i grandi film ecc…) veicolati, magari in alta definizione o in 3D, con il nuovo standard.