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Harmony of the Seas: Vivere l’emozione di un sogno

Autore: Luca Ricciardi | Pubblicato Luglio 2016 in Attualità

La nave più grande al mondo è la Harmony of the Seas della Royal Caribbean. Ha iniziato a solcare i mari solo da pochi mesi, esattamente nell’aprile 2016 e già è diventata la principale attrazione del Mediterraneo. Con i suoi 16 ponti d’innovazione e l’introduzione di sensazionali elementi di classe, la Harmony of the Seas offre ai suoi ospiti nuove forme di divertimento con caratteristiche uniche al mondo, come il Bionic Bar, il primo bar gestito da barman-robot oppure le camere con balcone virtuale. Tante le novità in esclusiva su questa favolosa nave da crociera: i tre scivoli multipiano, con curve e avvitamenti mozzafiato che consentono di scendere a tutta velocità dal ponte più alto fino al Central Park, ma anche l’Ultimate Abyss, lo scivolo più alto che esista su una nave da crociera, coi suoi 45 m di altezza dal livello del mare. Molte le attrazioni e gli spettacoli per la sera, come i Musical sbarcati direttamente da Broadway e tanto altro ancora è stato preparato per stupire e sorprendere gli ospiti della nove più grande del mondo.

In servizio dal giorno dell’inaugurazione della Harmony of the Seas il Primo Ufficiale Michele Coppola, carottese verace, a cui LeggimiGratis ha rivolto qualche domanda per sapere come ci si sente a lavorare sul ponte della nave da crociera più grande del mondo.

M. C. Essere il responsabile di guardia sul ponte di comando di questa, come di una qualsiasi nave, comporta un alto livello di responsabilità, specialmente se adibita al trasporto passeggeri dove persone da tutto il mondo affidano a noi marittimi le loro vite per trascorrere le vacanze o realizzare il loro sogno. Ogni volta che salgo sulla
nave il primo pensiero è che nelle mie mani e dalle mie azioni (almeno durante il mio orario di lavoro) dipende la vita di migliaia di persone. Pertanto la risposta è semplice: sono sempre cosciente delle mie azioni e delle mie responsabilità e resto sempre professionale in ogni circostanza. 

LG Cosa hai provato quando ti hanno chiesto di imbarcarti sulla “Harmony of the Seas”?
M. C. Quando fui contattato dall’ufficio principale un anno fa, mi fu detto che ero stato scelto per far parte della prima squadra di preparazione ed inaugurazione della nuova unità della società. Ne fui sorpreso e sentii un’emozione che mi corse in tutto il corpo. Essendo nuovo in questa società non mi sarei mai aspettato una cosa del genere. Mi presi comunque qualche giorno prima di decidere se accettare o meno questa nuova sfida. Poi non so perché, ma decisi d’accettare il lavoro.

LG Cosa c’è di diverso rispetto alle altre navi su cui hai lavorato?
M. C. Ogni nave è diversa da un altra. In ogni nave su cui ho lavorato e che mi ha portato in giro alla scoperta del mondo, ho sempre avuto bei ricordi. Harmony of the Seas devo ammetterlo è a dir poco maestosa, elegante e al tempo stesso sobria ed accogliente. A vederla dall’esterno non si può immaginare cosa racchiude in sè. Appena si arriva sotto bordo ci sono persone che ti accolgono in una maniera tale che già ti fanno assaporare ciò che ti aspetta. Appena saliti a bordo si apre una splendida vista sul promenade deck o ponte passeggiata interno alla nave e sembra di passeggiare in una delle strade più belle di una città. Salendo di qualche ponte si arriva al Central Park ove quasi 12.000 piante vere e lussureggianti si scagliano verso il cielo. Passeggiare su questo ponte non ha paragoni con altre navi perché Harmony of the Seas è unica nel suo genere, differente anche dalle sue sorelle Oasis e Allure.

LG In cosa consiste esattamente il tuo lavoro sulla “Harmony of the Seas”?
M. C. Sono uno dei 4 primi ufficiali a bordo ed esattamente il primo ufficiale all’antincendio. Come prima mansione sono responsabile di guardia sul ponte per 6 ore al giorno sia in porto che in navigazione, durante le quali mi occupo della gestione della navigazione (in parole povere governo la nave e gli do gli ordini per farle seguire la rotta o per deviarla da essa se vi é rischio di collisione, il tutto seguendo il Corleg). Inoltre dal ponte di comando si monitora il sistema di allarme antincendio, il sistema
di chiamata di soccorso per disabili e rispondiamo anche alle varie chiamate di emergenza sia medica che altro tipo. In caso di emergenza allertiamo una specifica squadra addestrata per rispondere a quel tipo d’emergenza. Nella seconda mansione sono coadiuvato da 2 secondi ufficiali ed un marinaio esperto nelle verifiche e vari test di tutti gli apparati passivi per fronteggiare gli incendi.

LG Cosa consiglieresti ad un giovane che vuole intraprendere il tuo lavoro?
M.C. Oggi tutti vogliono fare i marittimi ma pochi hanno questo mestiere nel sangue. Se vuoi intraprendere questa carriera devi farlo per passione perché ci sono tante rinuncie. Sii sempre te stesso e non ti esaltare mai, la storia insegna, perciò prendi insegnamento dal passato.