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Cuscino fresco e profumato, come prendersene cura

Autore: Luca Ricciardi | Pubblicato Maggio 2016 in Cultura

La verità è che si ha la tendenza a mettere i cuscini fuori dalla finestra per prendere un po’ d’aria, ma difficilmente si lavano per paura che possano rovinarsi, possano perdere la loro forma originaria e quindi la loro comodità. Considerando che la testa trascorre sul cuscino circa 8 ore ogni notte, se non vuoi che al suo interno si sviluppino acari o muffe, è indispensabile che lo mantieni al top della forma e dell’igiene.
Per sapere se è il caso di sostituire il cuscino, basta che pieghi il cuscino a metà, se resta in quella posizione è arrivato il momento di gettarlo. Per contro, nel caso in cui il cuscino si riapre a “molla” significa che è ancora in buono stato.
Il cuscino deve essere lavato almeno due volte l’anno e sostituito all’incirca ogni due o tre anni circa. Prima di lavare il cuscino verifica che non ci siano strappi o buchi, controllando lungo le cuciture. In presenza di parti strappate o sdrucite, sarà ovviamente necessario ricucirle. 

Come lavare il cuscino in poliestere o piume
Metti in lavatrice scegliendo un detergente liquido che faccia poca schiuma nell’apposito scomparto. Non usare troppo detersivo, meno ne usi, più pratico e veloce sarà il risciacquo. Tutt’al più aggiungi al lavaggio un misurino di bicarbonato di sodio in caso di cuscino particolarmente sporco o con cattivo odore. Imposta un lavaggio delicato e una temperatura dell’acqua di 30-40 gradi. Un ciclo di risciacquo extra contribuirà a eliminare i residui di detersivo e la centrifuga extra permetterà di rimuovere l’acqua in eccesso. Prima di riutilizzare il cuscino lavato, assicurati che sia perfettamente asciutto, perché se un cuscino è ancora umido potrebbe sviluppare allergeni. Il cuscino memory foam deve essere lavato in modo professionale, perché al suo interno, ha una struttura a “celle” che trattiene acqua e sapone, e che renderebbe l’asciugatura molto difficile.