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Lenti a contatto: l'uso estivo può provocare grossi inconvenienti

Autore: Pasquale Davide | Pubblicato Agosto 2016 in Salute

Pratiche, comode e terribilmente alla moda. Le lenti a contatto sono diventate una pratica giornaliera, per una questione estetica ma anche per praticità; sceglierle elimina il “peso” della lente sul naso che per molti, soprattutto nei periodi estivi, diventa poco comodo, talvolta addirittura insopportabile. Ma è proprio nei mesi estivi che sarebbe un’ottima abitudine lasciar respirare gli occhi ed evitare per qualche momento l’uso delle lentine. Se proprio non se ne può fare a meno andrebbero quantomeno osservate alcune regole precauzionali, soprattutto in piscina e al mare. Seguendo alcuni consigli e usi ottimali delle lenti a contatto si può riuscire a ridurre i danni agli occhi causati da questo corpo estraneo. In piscina è consigliatissimo l’uso di occhialini: la lentina, messa a contatto con gli agenti sciolti nell’acqua (il cloro ad esempio), è costretta ad assorbire tale sostanza, che poi viene rilasciata nell’occhio, con un livello di tossicità tale da essere trasmesso alla cornea.
Altra pratica fondamentale è quella di mettere un paio di gocce di lacrime artificiali dopo aver rimosso le lenti e di disinfettare, qualora si usassero lenti quindicinali o addirittura mensili, col liquido specifico, per eliminare il grosso numero di batteri presenti nelle acque delle piscine. Le lenti a contatto giornaliere, nel caso in cui foste abituali frequentori di piscine, restano le più consigliate.
Per quanto riguarda invece l’uso delle lenti a contatto al mare, i problemi sono un po’ diversi, ma ciò non toglie, che bisogna avere le giuste cure ed accortezze.
Un primo problema è sicuramente legato alla disidratazione delle lente, per l’eccessiva permanenza al sole.
Sabbia, vento e salsedine contribuiscono ad incrementare il fenomeno di essicazione delle lenti, per cui è consigliatissimo l’uso di occhiali con filtro di protezione UV, per evitare che la curvatura esterna della lente si secchi e si restringa attorno alla cornea, impedendo così la naturale ossigenazione dell’occhio; consigliato anche l’uso di occhialini, in quanto il contatto con l’acqua salata crea bruciore. L’irritazione modifica la lente riducendone la tollerabilità.
In ultimo è indispensabile l’uso costante di lacrime artificiali varie volte nel corso della giornata, meglio se attraverso un vaporizzatore oculare ai liposomi, da istallare direttamente sull’occhio chiuso, in modo da evitare che le mani sporche di sale, creme e sabbia, vadano a contatto con l’occhio stesso.
È importante ricordare che se qualche granello di sabbia entra nell’occhio, bisogna evitare assolutamente lo strofinio, ma togliere immediatamente la lente e sciacquare con acqua fresca. L’organismo, tramite la lacrimazione naturale, provvederà a rimuovere eventuali corpi estranei.