Venerdì 19 Aprile 2024, 03:22

Gravidanza e dentista: cosa si può e cosa non si può fare?

Autore: dott. Giuseppe Di Maio | Pubblicato Maggio 2017 in Salute

Le alterazioni ormonali che sono presenti durante la gravidanza spesso determinano un aumento delle patologie a carico della bocca con conse­guente richiesta di intervento da parte del dentista.

Nella bocca delle donne in gravidanza, infatti, la maggiore permeabilità dei capillari sanguigni, condi­ziona la salute delle gengive che sono più soggette a sviluppare gengiviti e possono apparire gonfie. Di con­seguenza, la donna per il dolore e il fastidio nonché il sanguinamento delle gengive, inizia a spazzolare sem­pre meno i denti e come un cane che si morde la coda, le gengive saranno sempre più infiammate, per la pre­senza di placca e tartaro, e nelle fasi avanzate, qualche dente sarà coinvolto anche da carie.

L’esigenza di sottoporsi a cure odontoiatriche di­venta per le future mamme, un momento carico di ansia per il timore di poter danneggiare la salute del nascituro e quindi la tendenza di trascurare i problemi odontoiatrici è molto alta. Una voce popolare dice per giunta che “ad ogni gravidanza si perde un dente”, e quindi ci si rassegna ad aspettare il parto per farsi estrar­re il dente che ha provocato dolore.

Come ci si deve comportare? Sono giustificate le preoccupazioni delle gestanti?

Effettuare controlli ed eventuali terapie odontoia­triche prima di affrontare una gravidanza, rappresenta la soluzione migliore, infatti permette di condurre la gestazione in condizioni ottimali per il cavo orale; al­trettanto importante è intensificare i controlli odonto­iatrici lungo il corso della gravidanza. Anche in assenza di particolari patologie o urgenze, è comunque consi­gliabile programmare una seduta di igiene professiona­le per ciascun trimestre di gravidanza. Quando tutto ciò non avviene, la comparsa di un’urgenza rende neces­sario l’intervento dell’odontoiatra. Uno stato doloroso acuto o uno stato infettivo del cavo orale, se trascurati,
rappresentano un pericolo per la salute della donna e del nascituro, l’infezione presente in bocca può diffon­dersi attraverso la circolazione ematica, raggiungere l’apparato genito-urinario e successivamente intacca­re la membrana amniotica, con conseguenti rischi per il feto.
Dunque, in gravidanza le cure odontoiatriche de­vono essere affrontate e non rimandate.
Le precauzioni da adottare sono le seguenti:

  • effettuare le cure a partire dal secondo trimestre di gravidanza, evitando il primo trimestre che è il periodo più delicato per la formazione del feto, sia chiaro, vige la regola di rinviare grandi interventi e cure che possono essere rimandate; 
  • evitare le radiografie durante il primo trimestre: eventuali devitalizzazioni possono essere effet­tuate con l’uso di rilevatori apicali, in assenza di radiazioni; 
  • impiego di medicinali, è preferibile evitarne la somministrazione nelle prime 12 settimane; 
  • fra gli antibiotici, sono da preferire le penicilline, i macrolidi (per soggetti allergici alle penicilline) e le cefalosporine, evitare le tetracicline, che ad esempio hanno effetti negativi sulla formazione dello smalto dentale; 
  • tra gli analgesici, meglio indicato è l’uso del pa­racetamolo; 
  • l’utilizzo dell’aspirina è invece dibattuto fra favo­revoli e contrari. Per la sua azione antiaggregante, è sicuramente da sconsigliare durante l’ultimo tri­mestre di gravidanza, a causa di eventuali rischi di emorragia post-parto; 
  • l’anestesia, non costituisce un problema per la donna in gravidanza, infatti è una somministra­zione locale e l’anestetico passa nel circolo san­guigno solo in piccolissima parte, venendo disat­tivato ed espulso da fegato e reni. Al massimo, nei casi complessi che richiedono procedure lunghe e delicate, verrà effettuato un intervento provvi­sorio intermedio, in attesa del parto per poter ter­minare le cure.

In conclusione, affrontare in sicurezza le cure odontoiatriche durante la gravidanza, non solo è possi­bile, ma si rende necessario per tutelare la salute orale e complessiva della mamma e del bambino.

Mamme, fate la pace col vostro dentista, è per il vostro bene!