Mercoledì 24 Aprile 2024, 16:28

Le complicanze del diabete mellito

Autore: dott. Salvatore Aiello | Pubblicato Ottobre 2017 in Salute

Il diabete mellito è un insieme di malattie metaboliche caratteriz­zate da iperglicemia (eccesso di glucosio nel sangue) e che sono il risultato di difetti della secrezione insulinica, dell’azione dell’insuli­na o di entrambi.

La grande maggioranza dei diabetici ricade in due ampie cate­gorie: diabete mellito di tipo 1 (DM1), caratterizzato dall’ assenza as­soluta di insulina e diabete mellito di tipo 2 (DM2), nettamente più frequente e che risulta da una combinazione di resistenza periferica all’azione dell’insulina e inadeguatezza della secrezione insulinica compensatoria. Nonostante sia una malattia così diffusa, il DM2 vie­ne molto spesso preso sottogamba dai pazienti poiché può decorrere per molti anni misconosciuto, senza dare alcun sintomo (il 10-20% dei DM2 è asintomatico) poiché l’iperglicemia si sviluppa gradualmente e non è inizialmente sufficientemente grave da far notare al paziente alcun sintomo del diabete (classicamente polidipsia e poliuria). Cio­nonostante i pazienti affetti da DM2 hanno un rischio aumentato di sviluppare complicanze microvascolari e macrovascolari, che posso­no presentarsi già al momento della diagnosi di diabete oppure svilup­parsi nel corso di diversi anni.

Le complicanze macrovascolari non sono specifiche del diabete, ma sono molto più frequenti nei soggetti affetti da questa malattia: in questi pazienti infatti si è visto esserci una maggiore propensione alla formazione di placche aterosclerotiche all’interno dei grossi vasi, che può portare alla stenosi del lume vascolare in tutti i distretti artesiosi del corpo. Per questo tutte le manifestazioni della macroangiopatia (infarto del miocardio, ictus cerebrale e arteropatia periferica) sono molto più frequenti nelle persone diabetiche rispetto alla popolazione generale.
Le complicanze microvascolari sono invece spe­cifiche del diabete; in ordine di frequenza abbiamo la retinopatia diabetica, la neuropatia diabetica e la nefropatia diabetica.
La retinopatia diabetica è la principale causa di cecità in età lavorativa nei paese a maggior sviluppo socio-economico. È caratterizzata da progressive al­terazioni a carico della retina che determinano dap­prima una riduzione e infine una perdita totale della vista. L’esame del fondo oculare, effettuato con ca­denza annuale, è una misura necessaria per il con­trollo della retinopatia.
La neuropatia diabetica si manifesta tipicamente come una polineuropatia distale simmetrica, ovvero entrambi gli arti inferiori sono interessanti da pare­stesie (sensazione di formicolio), dolore urente (spe­cie di notte) e progressiva perdita della sensibilità tat­tile e dolorifica. La neuropatia può interessare anche il sistema nervoso autonomo e pertanto il paziente può presentare alterazioni a livello di diversi sistemi con manifestazioni cardiovascolari (sincope, ipoten­sione ortostatica), gastrointestinali (stipsi, diarrea, gastroparesi), genitourinarie (cistopatia, disfunzione erettile e disfunzione sessuale della donna). Va sot­tolineato che la neuropatia può inizialmente essere asintomatica, pertanto è di fondamentale importan­za un’attenta valutazione neurologica.

La nefropatia diabetica interessa fino al 30% del­le persone con diabete mellito ed è caratterizzata da un progressivo deterioramento della funzione renale fino all’insufficienza renale terminale: è la principale causa di ricorso a dialisi. Le persone diabetiche devo­no per questo controllare con regolarità la microal­buminuria, la creatininemia, la velocità di filtrazione glomerulare e la pressione arteriosa.

Data la loro frequenza e la loro morbosità, è per­tanto fondamentale prevenire lo sviluppo di queste complicanze, tanto di quelle macrovascolari che di quelle microvascolari. In primis i pazienti devono se­guire una corretta alimentazione e praticare un ade­guato esercizio fisico. La terapia farmacologica deve essere strettamente osservata al fine di evitare squi­libri glicemici: lo stretto controllo glicemico è infatti il modo migliore per prevenire e ritardare lo sviluppo delle complicanze del diabete.