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Inaugurati i meeting della salute a Sant’Agnello presso la Farmacia Palagiano

Autore: a cura del dott. Carlo Alfaro | Pubblicato Febbraio 2020 in Attualità

L’idea del dottor Francesco Palagiano, noto a tutti per il suo fervore professionale e sociale, è stata innovativa: creare uno spazio- auditorium che funga da sala riunioni, annesso alla Farmacia che dirige, in via San Sergio 1 a Sant’Agnello, e al Centro Polispecialistico Janus nei suoi pressi, che diventi polo di diffusione e condivisione di cultura e scienza.
Sabato 18 gennaio 2020, in tale sede, si è inaugurata una serie di incontri pubblici a ingresso libero, aperti a tutti, “Meeting della salute”, da tenersi a cadenza mensile, con la moderazione del pediatra e operatore culturale Carlo Alfaro, e il patrocinio di due associazioni di donne per il sociale: la F.I.D.A.P.A. – Sezione Penisola Sorrentina, presieduta dalla dottoressa Cristina D’Esposito, e la Inner Wheel – Club di Sorrento, presieduta dalla dottoressa Anna Coppola: entrambe le associazioni, pur nelle differenze di statuto e finalità, nel segno del più puro volontariato, mettono a disposizione della comunità energie e competenze delle singole componenti per promuovere azioni costruttive finalizzate al benessere e alla crescita culturale della collettività.
Per coinvolgere in maniera precipua i giovani, bersaglio importante dei messaggi di salute in quanto beneficiari delle loro ricadute a lungo termine e fautori di cambiamento, gli incontri prevedono l’intervento attivo degli studenti del Liceo Scientifico Gaetano Salvemini che parteciperanno ai lavori delle giornate di studio nell’ambito di un progetto “alternanza scuola-lavoro”. Tema del primo incontro, “Essere in Peso Forma: l’Equilibrio del Corpo e della Mente: incontro pubblico per diffondere la conoscenza dei danni alla salute causati dal peso corporeo eccessivo e da un cattivo rapporto con il cibo”. Sovrappeso e obesità restano condizioni a larga prevalenza nel mondo, nonostante tutti gli sforzi fatti finora per contrastarli. I dati della Childhood Obesity Surveillance Initiative (COSI) dell’Organizzazione mondiale della sanità, a cui l’Istituto superiore della sanità italiano partecipa con il sistema di sorveglianza OKKIO alla SALUTE, mostrano che il problema insorge molto spesso già nella primissima infanzia per poi consolidarsi con stili di vita e abitudini sbagliate nelle epoche successive.
Per le potenziali e gravi conseguenze a breve e lungo termine sulla salute del singolo individuo e il benessere della società intera, costituiscono uno dei principali fattori di rischio sanitario per la popolazione, e come tale vanno affrontati, prima di tutto attraverso la prevenzione, con programmi e iniziative che aiutino le persone a effettuare scelte di vita salutari in maniera informata. La prima relazione, “Come raggiungere il peso forma senza sforzi”, è stata curata dalla biologa nutrizionista Raffaella Balzano, che ha passato in rassegna alcuni dei regimi dietetici attualmente più usati. “La dieta chetogenica- ha esordito punta sulla drastica riduzione dei carboidrati per forzare le cellule dell’organismo a bruciare i grassi corporei come propria fonte di energia, escluso le cellule nervose che sono le uniche che non hanno la capacità di farlo. Si avvia quindi un processo chiamato chetosi, perché porta alla formazione dei corpi chetonici, utilizzabili dal cervello.
La chetosi è una condizione tossica per l’organismo, che risulta efficace nel ridurre il peso, ma con un impatto pesante sul metabolismo, non trattandosi di un regime bilanciato. Piuttosto, trova indicazione ad esempio per ridurre le crisi epilettiche nei pazienti che non rispondono ai farmaci, soprattutto nei bambini”. “Un altro regime alimentare proposto- ha continuato è la ‘dieta mima-digiuno’ elaborata da un Italiano, il professor Valter Longo, direttore del Dipartimento di gerontologia dell’Università della California, che sembrerebbe incidere positivamente su salute e longevità, attraverso cicli periodici di drastica restrizione del cibo”. Ma la dieta migliore, ha concluso l’esperta, resta per gli studi quella “mediterranea”, identificata da Ancel Keys, un regime alimentare a base di cereali, legumi, verdura e frutta di stagione, olio extravergine di oliva, pesce, noci, uova, con proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, e documentati riflessi positivi nel contrasto a malattie cardiovascolari, metaboliche, tumorali, nervose, e persino sulla longevità, che oltretutto caratterizza fortemente la nostra identità culturale di popolo, travalicando l’alimentazione per coinvolgere un insieme di caratteristiche ambientali, competenze, pratiche e tradizioni che riguardano il modo di concepire il cibo e il suo valore.
Ma la dottoressa Balzano si è spinta più avanti, lanciano una variante da lei elaborata della dieta mediterranea, la “dieta sorrentina”, incentrata sui prodotti tipici del nostro territorio, quali l’arancio e il limone, le noci, il pane “casareccio”, i latticini, l’olio d’oliva, il vino. “Come mantenere un cuore giovane” è stato invece il tema dell’intervento del cardiologo Antonino Coppola, che rammentando che “le malattie cardiovascolari quali l’infarto del miocardio o l’ictus sono i veri ‘big killer’ dei Paesi industrializzati” ha precisato come “per ridurre la mortalità siano indispensabili stili di vita sani che contrastino i fattori di rischio evitabili quali l’attuale pandemia di obesità, il diabete, l’ipertensione, l’ipercolesterolemia, il fumo, l’alcol, la sedentarietà, dato che non possiamo intervenire su età, sesso maschile e familiarità che sono i fattori non modificabili.
Corrette abitudini alimentari e comportamentali rappresentano dunque il caposaldo della prevenzione delle malattie cardiovascolari. Tenere sotto controllo la circonferenza addominale (entro 88 cm per le donne e 102 per gli uomini), ridurre il consumo di sale, seguire una dieta sana, avere uno stile di vita attivo, sono tutti presidi semplici quanto fondamentali per tutelare la salute cardio-vascolare”. Il discorso del cardiologo è stato integrato da quello della dottoressa Cristina D’Esposito, chirurgo vascolare, con: “Come preservare arterie e vene”, che ha chiarito come ogni area del nostro organismo sia servita da una diffusa rete di arterie, vene e capillari che recano il sangue in tutti gli organi e tessuti del corpo. “La salute del sistema vascolare”, ha chiarito la professionista, “può essere minata da sedentarietà, sovrappeso, cattiva alimentazione ricca di alimenti lavorati e raffinati, zuccheri a veloce assorbimento, eccesso di grassi, abitudini voluttuarie come fumo e alcol, che favoriscono l’ostruzione dei vasi (aterosclerosi)”.
Infine, la dottoressa Margherita Celentano, giovane psicologa dell’età evolutiva, con “Alimentazione e psiche” ha chiarito i delicati rapporti tra nutrizione ed emozioni, che possono confluire nei “Disturbi del Comportamento Alimentare”, condizioni psicopatologiche che si esprimono attraverso condotte alimentari alterate, controllo ossessivo della funzione alimentare e del peso corporeo, disturbi dell’immagine corporea, dell’autostima, del pensiero e dell’affettività, a testimonianza di un profondo disagio emotivo. In conclusione, il dottor Palagiano, visibilmente soddisfatto per l’ampia adesione e partecipazione della comunità all’evento, ha sottolineato che iniziative come questa rientrano nella moderna e futuristica visione delle farmacie come dispensatrici non solo di farmaci, ma soprattutto di salute, nell’accezione più allargata del termine.
“La farmacia territoriale si appresta a diventare”, ha detto, “un punto di riferimento completo e versatile per il cittadino, capace di garantire una gamma sempre più ampia di servizi: diagnostica, consulenza sanitaria, prenotazione delle prestazioni specialistiche, campagne di prevenzione ed educazione”.
Un farmacista, dunque, che si affianchi al medico per consolidare la tutela della salute del cittadino.