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Terremoto, perché tanti crolli? Chiediamolo al geometra Giuseppe Arpino

Autore: Luca Ricciardi | Pubblicato Novembre 2016 in Attualità

Noto tecnico della Penisola Sorrentina, il geometra Giuseppe Arpino ha maturato una grande esperienza nella precedente azienda edile di famiglia. Una forte capacità tecnico-imprenditoriale unita ad una brillante capacità nel progettare e dirigere i lavori hanno portato in pochi anni il geometra Giuseppe Arpino a operare come cofondatore nella AGA COSTRUZIONI SRL che ad oggi è una società edile della Penisola Sorrentina che occupa un posto di rilevante importanza tra le aziende del Mezzogiorno.
Questo mese LeggimiGratis ha incontrato il geometra Giuseppe Arpino per rivolgergli alcune domande in merito ai criteri della sicurezza antisismica.

Quali sono le differenze tra adeguamento sismico e miglioramento sismico?
Nel primo caso trattasi di interventi strutturali atti a raggiungere il rispetto delle norme mediante opere radicali ed approfondite mirate a raggiungere gli standard di sicurezza imposti, spesso trattasi di opere molto onerose sia tecnicamente sia in fase di esecuzione. Nel secondo caso trattasi di interventi atti ad aumentare la sicurezza strutturale esistente, pur senza raggiungere i livelli imposti dalla norma, mediante interventi più sobri rispetto a quelli di adeguamento.


In base a che criterio si sceglie di effettuare uno o l’altro intervento?
Il criterio di scelta spesso è da additare a questioni economiche e/o temporali. Per valutare le soluzioni da adottare per rendere la propria casa antisismica la prima considerazione da fare e se l’immobile è a solo oppure fa parte di un condominio. Nel primo caso le possibilità sono ovviamente molto più ampie, mentre nel secondo caso bisogna scendere a compromessi con la totalità dei condomini, in quanto un intervento parziale, ancorché utile a migliorare situazioni localizzate tipo antisfondellamento di solai (distacchi di calcinacci causati dall’ossidazione dei ferri di armatura), a poco servono nell’ambito della resistenza a cui l’intero immobile viene sollecitato nel caso di un sisma.

Nonostante molti immobili avevano ricevuto interventi di ristrutturazione, perché sono stati gravemente danneggiati durante i recenti terremoti?
L’intervento di ristrutturazione spesso non contempla per niente opere di adeguamento e/o miglioramento. Ad esempio le facciate dei condomini che spesso vengono rinnovate, seppur rendono l’aspetto post intervento assai piacevole, non contemplano mai o quasi mai (99% dei casi) opere strutturali, e quindi contrariamente a quanto possa passare il fabbricato a livello strutturale, rimane perfettamente come prima. Attenzione è sicuramente giusto togliere le infiltrazioni d’acqua col rifacimento dei balconi, bloccare le ossidazioni dei ferri facendo anche qualche integrazione, ma le opere strutturali sono ben altre. Quindi spesso si pensa che in automatico la ristrutturazione contemplasse l’adeguamento e/o miglioramento sismico.


Penisola Sorrentina: terremoto magnitudo 6.0 cosa potrebbe accadere?
Sisma magnitudo 6.0. Il paese non è pronto a reagire ad un sisma del genere. Il parco edilizio è molto vetusto, non adeguato alle norme sismiche e pertanto i risultati purtroppo a mio avviso sarebbero tragici.


Quali misure è necessario adottare per adeguare la propria abitazione alle attuali norme antisismiche?
Le misure da adottare. Bene in questo caso purtroppo sarò abbastanza drastico. Nella maggior parte dei casi gli immobili vecchi andrebbero demoliti e ricostruiti. Purtroppo nella nostra cultura deve iniziare a sfatare il mito dell’immobile dalla durata infinita, soprattutto i fabbricati anni 50 costruiti in maniera economica, oppure i fabbricati in muratura edificati con materiali e tecniche inadeguate, vanno demoliti. I nuovi fabbricati vengono edificati con criteri sismici, sono efficienti, quindi consumano e inquinano molto meno. In ogni caso, per valutare interventi di miglioramento sismico non esiste una versione universale di opere a farsi, ma la soluzione da adottare è sicuramente quella di incaricare un tecnico strutturista, il quale, avvalendosi di opportune indagini diagnostiche e geologiche potrà redigere una valutazione progettuale sulle misure da adottare.


Si è recato personalmente nelle zone colpite dagli ultimi terremoti. Quanto quest’esperienza l’ha segnata come tecnico?
Sono stato ad Amatrice il giorno dopo il terremoto. L’esperienza mi ha segnato e insegnato. Mi ha segnato, in quanto ti rendi conto della fragilità dell’essere umano nei confronti della natura che ti si presenta improvvisamente in casa sfondando e distruggendo l’intimità della casa che ognuno di noi custodisce gelosamente, le persone che cercavano e/o piangevano i propri cari. Sono scene forti che non si dimenticano facilmente. Sotto il profilo tecnico mi ha insegnato tanto. Gli errori commessi in costruzione, i tompagni, i cedimenti. È un pozzo di esperienza a livello professionale. Tutti gli addetti al lavoro andrebbero partecipati, finita l’emergenza a livello didattico.