Gli indimenticabili ritratti di vita della scrittice e pittice Rosanna Ferraiuolo
Ultracinquantenne, professionista, donna di grande cultura, classe, eleganza e charme, madre felice e da poco anche nonna di due nipotini nel giro di pochi giorni, Rosanna Ferraiuolo ha una grande e smisurata esigenza: quella di trasmettere e comunicare emozioni, e lo fa con le sue potenti armi creative, i libri e i quadri. Ha al suo attivo due romanzi: “50” (2011) e “Come l’onda” (2013). In entrambi, pregni di ricordi e sentimenti, dipinge, coi tratti di una sottile malinconia, in uno stile agile e fluido, indimenticabili ritratti di vita. L’ autrice, che è nata a Montreal in Canada, ma vive e lavora a Sorrento, solo nella piena maturità ha dato sfogo alla sua passione per la scrittura, coltivata fin da adolescente. Nel suo primo romanzo, una donna che ha abbandonato le aspirazioni della giovinezza per la classica “sicurezza” della quotidianità, la mattina del suo cinquantesimo compleanno è assalita dai fantasmi del passato: il ricordo della madre, giovane promessa della canzone napoletana, i cui sogni si interruppero quando divenne ragazza-madre dopo la sfortunata storia con un fascinoso cantante; il nonno meraviglioso che le fece da padre; gli anni universitari a Napoli alla Facoltà di Matematica; l’amore per un giovane pittore spiantato; i dilemmi tra amore e studio della matematica, sogni e praticità. La nostalgia torna ancora nel secondo lavoro letterario, dove Rosanna tratteggia un tenero amarcord, che si sviluppa, pieno di poesia, tra l’Italia del Sud degli anni ‘50 e la Provenza. Come in un album di ricordi, riemergono nella narrazione immagini e sensazioni dell’infanzia, incontri, dialoghi, piccole scene di vita familiare, situazioni quotidiane di una ragazzina che si avvicina pian piano alla vita da adulta. La piccola e vivace protagonista viaggia dall’Italia, terra del padre, alla Francia in vista dagli amati nonni materni. Due spazi geografici, due luoghi della memoria che s’incontrano e si confrontano, come le figure dei genitori della protagonista: madre francese, padre italiano. Lei una elegante donna sicura di sé, lui un emigrante, gran lavoratore emblema dell’Italia del dopoguerra, l’Italia degli anni ’60 nel pieno boom economico. Colpisce l’amore della protagonista per il mare, che risveglia in lei i ricordi del passato,e in particolare la figura del padre, che rivive in ogni onda che bagna la riva come una carezza del suo amore immenso, come se il mare fosse lo scrigno dei suoi affetti, lo specchio dei suoi sentimenti, l’archivio dei suoi ricordi.
Rosanna è anche attiva nel sociale, ad esempio ha scelto di devolvere parte del ricavato delle vendite del secondo libro a favore dell’AISM.
Come pittrice, sei definita un’artista naif, sei d’accordo con questo appellativo?
Sono “artista” nel senso della definizione di San Francesco, “colui che lavora con le mani, con la testa e con il cuore”, e “naif” nel senso di autodidatta. Pur essendo affascinata dal surrealismo, non seguo nessuna corrente artistica, ma solo le mie emozioni, e cerco di trasmetterle attraverso le mie opere.
Ci sono degli artisti che ammiri particolarmente?
Gli artisti che ammiro di più sono Joan Mirò, Salvador Dalì, e tra i contemporanei Rafal Olbinsky e Vladimir Kush.
Per quanto riguarda invece la tua realtà di scrittrice, in molti si chiedono, leggendo i tuoi libri, quanto ci sia di autobiografico e quanto di inventato…
I miei romanzi non sono autobiografici, come diceva Louis Aragon (fondatore del movimento surrealista) “L’arte di scrivere romanzi consiste nel saper mentire”. Attingo molto dalle persone che incontro o da quelle che appartengono al mio passato. Da pochi mesi sono diventata nonna di due meravigliosi bambini, e questa grande gioia mi ha portato una nuova linfa ispiratrice, che sto trasmettendo nei miei quadri e nel nuovo romanzo.
Tu sei nata in Canada ma vivi e lavori a Sorrento, a quale luogo e cultura ti senti più vicina?
Amo il Canada e l’Italia con la stessa intensità, mi considero cittadina del mondo e sono contro ogni forma di razzismo e discriminazione.
Tra i tuoi due romanzi, quale pensi ti rappresenti di più?
Il romanzo che mi rappresenta di più...è il prossimo!
Come artista cosa pensi del mondo di internet: facebook e i blog sono utili per dar voce agli artisti emergenti?
Internet, fb, blog, tutto serve ad arrivare a un maggior numero di persone, ma per me il contatto umano rimane il mezzo più importante per trasmettere qualcosa.
Credi nell’amicizia?
Credo nell’amicizia. La famiglia e gli amici sono la più grande ricchezza ed io sono fortunata perchè ho una splendida famiglia e amici meravigliosi dall’infanzia.
Esiste la ricetta per essere felici?
La mia personale ricetta per la felicità? Bastano tre ingredienti: “gratitudine” (ringraziare per la propria fetta di torta e non desiderare la torta degli altri), “resilienza” (reagire in maniera positiva agli eventi traumatici), “perdono” (non considerandolo un regalo per gli altri ma sopratutto per se stessi).
Progetti futuri?
Riuscire a sorprendermi ancora!
Sicuramente, riesci sempre a sorprendere noi!
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