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Torino, calca in piazza San Carlo, inchiesta della procura. E scoppia il caso bottiglie rotte

Autore: Fonte Repullica.it | Pubblicato Giugno 2017 in Attualità

Un tappeto di vetri rotti di bottiglie. Calpestati da migliaia di persone in fuga. E una montagna di scarpe perse dalla folla che si accalcava per vedere la finale di Champions League sul maxi schermo. Così è apparsa la piazza San Carlo, nel pieno centro di Torino, questa notte dopo che, forse per lo scoppio di un piccolo petardo, la folla ha temuto un attentato e, presa dal panico, ha cominciato a correre a perdifiato per mettersi in salvo. Il bilancio questa mattina è di 1.527 persone ferite. Due donne e un bambino invece sono gravi, ancora in rianimazione. La stragrande maggioranza dei feriti lievi ha perso le scarpe nel fuggi fuggi generale e ha calpestato quel tappeto di vetri rotti. Le bottiglie di birra sono state vendute liberamente nei supermercati e dagli ambulanti sparpagliati per le vie del centro. Così, immediatamente, è scattata la polemica per il fatto che nessuna ordinanza del Comune ne avesse proibito la vendita.

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"E' stata una notte complicata - ha detto il direttore generale dell'Asl 5 Massimo Uberti - ma tutti pronto soccorso hanno retto bene l'impatto. Il ringraziamento a tutti gli operatori che sono prontamente intervenuti nelle diverse strutture". Anche il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni si sta occupando della vicenda: in matttinata ha sentito il ministro dell'Interno Marco Minniti e la sindaca Appendino.

La procura della repubblica di Torino ha avviato un'indagine per fare luce sulle cause e sulle eventuali responsabilità di quanto avvenuto.
Come ipotesi di reato è stato formulato, per ora, il 'procurato allarme'. Questa mattina è stato convocato d'urgenza un vertice in prefettura cui hanno partecipato i massimi gradi delle forze dell'ordine, e la sindaca Chiara Appendino che al momento degli incidenti si trovava allo stadio a Cardiff. "Le attività di soccorso poste in essere nell'immediatezza - ha comunicato la Prefettura al termine dell'incontro - hanno consentito, allo stato, di medicalizzare 1.527 persone, di cui 1.142 a Torino e le restanti negli ospedali limitrofi. Nel corso di una riunione del Comitato provinciale per l'Ordine e la sicurezza pubblica convocato in mattinata dal prefetto con la sindaca e i vertici delle forze dell'ordine è stato formulato un sentito ringraziamento a quanti hanno operato nella nottata per il soccorso".

Negli ospedali della città la situazione nel corso della notte si è lentamente normalizzata: i feriti lievi sono stati tutti medicati e dimessi. Tutti codici verdi che si sono sparpagliati per gli ospedali della città e delle zone limitrofe: Moncalieri, Chieri e Carmagnola. Un centinaio di persone sono andate al Santa Croce di Moncalieri, 54 al Maggiore di Chieri e 30 al San Lorenzo di Carmagnola. "Credo in quaranta anni di carriera di non avere mai visto un caso con così tanti feriti. Magari ci sono stati incidenti più gravi, ma questa volta ha colpito il numero dei feriti". ha detto Emilpaolo Manno, direttore Dea degli ospedali San Giovanni Bosco e Maria Vittoria.