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Amore al cinema: le celebri coppie

Autore: Pietro Aiello Cilento D'Altavilla | Pubblicato Settembre 2018 in Bellezza e Moda

Cari Amici, ormai la mia passione per il cinema è risaputa, stavolta però voglio parlarvi delle pas­sioni dei divi del cinema, tre storie che mi hanno particolarmente colpito, tre storie d’amore che hanno infiammato il cuore di diverse generazioni.
Richard Burton e Liz Taylor: Tutto iniziò ad una fe­sta in piscina alla quale entrambi erano invitati, nell’e­state del 1953, si scambiarono sguardi ma non suc­cesse nulla. Burton e la Taylor si rincontrarono dopo 9 anni sul set di “Cleopatra”, lei è la regina d’Egitto e lui Marco Antonio; dalla finzione si è passati alla realtà e divennero la coppia più chiacchierata dell’epoca.
Tra fughe, cene e clandestinità, i due si sposaro­no, ma la loro vita fu piena di eccessi… fatta di alcool, gelosie e litigate in pubblico che terminavano quasi sempre con un gioiello riparatore. I due si divisero solo dopo che Richard tradì Liz con l’ex moglie di Alain De­lon, separandosi poi nel 1974. La coppia più discussa di Hollywood si lasciò; il loro amore continuò, come dimostra Burton nella diverse poesie che dedicò, negli anni dopo il divorzio, a Liz Taylor. I due ci riprovarono un anno dopo la prima separazione, ma il 1976 segnò definitivamente la fine della loro storia d’amore.
Alain Delon e Romy Schneider: La coppia si co­nobbe nel 1958 sul set di “L’amante pura”. Lei è già famosa per il suo ruolo ne “La principessa Sissi”, lui è agli inizi della sua carriera. Durante le riprese i due si ignorarono ma poi si innamorarono. Subito dopo le ri­prese andarono a vivere a Parigi e l’anno seguente De­lon le regalò l’anello di fidanzamento che non porterà mai i due ad un matrimonio. Dal 1959 fecero coppia fissa, ma entrambi furono presi dalla carriera. Così nel 1963 si lasciarono nei peggiori dei modi, infatti Delon abbandonò la Schneider per l’attrice Nathalie Barthél­emy con un biglietto e un mazzo di rose rosse. Romy nel 1966 decise di sposarsi con il regista Harry Meyen, dal quale ebbe un figlio David Christopher, per poi di­vorziare nel 1972. Lei ebbe altre storie d’amore e un altro matrimo­nio da cui nacque la figlia Sarah Magda; l’amore della sua vita rimase sempre Alain Delon, come era solita dichiarare nei suoi diari. Nel 1981 morì il primo figlio della Scheneider e per lei fu la fine. Da quel momento tornerà in gran segreto nella sua vita Delon, che l’aiutò, senza alcun risultato, a superare la disgrazia. Nel 1982 morì a Parigi e Delon che non si presenterà neanche al suo funerale, le dedicò una splendida lettera d’amore, confermando che il sentimento tra loro è sempre sta­to forte anche dopo la separazione. Un amore malato e sofferto ma anche uno dei più belli del mondo.
Spencer Tracy a Katherine Hepburn: Storia d’amo­re iniziata nel lontano 1941 quando il regista Joseph Mankiewicz presentò Spencer a Katherine, due carat­teri e indole totalmente differenti: lui burbero e catto­lico praticante; lei forte e atea dichiarata. Insieme die­dero il via ad una passione travagliata e sofferta. I due dapprima iniziarono una relazione del tutto professio­nale per poi convertirla in una storia d’amore. Non si sposarono mai a causa delle opinioni cattoliche di lui che si rifiutò di divorziare dalla prima moglie. Recita­rono insieme in diverse commedie, luogo perfetto per esaltare la mascolinità di Tracy e l’orgogliosità della Hepburn.
Raramente due caratteri così sono risultati inter­dipendenti nel modo di recitare, esprimendo con­temporaneamente complementarità e contrasto. Si separano nel 1967 quando Tracy morì dieci giorni dopo aver terminato le riprese di “Indovina chi viene a cena”. I due giganti di Hollywood vissero uno degli amori più lunghi e corrisposti del mondo del cinema e ancora oggi ci fa sognare.
Vi lascio con una delle lettere pregnanti d’Amore di Richard Burton a Liz Taylor….
“Ti amo, donna stupenda. Se qualcuno ti fa del male, mandami un messaggio. Basta che tu scriva “Ho bisogno”, o una sola magica parola, “Elizabeth”, e arri­verò più veloce del suono. Sai, di certo, quanto ti amo. Sai, di certo, quanto male ti ho trattato. Ma la verità fondamentale, perfida, assassina e immutabile è che io e te ci fraintendiamo totalmente… Funzioniamo su diverse lunghezze d’onda… Ti amo e sempre ti amerò. Torna da me prima che puoi”.