Martedì 12 Novembre 2024, 14:29

Sei un accumulatore tecnologico?

Pubblicato Agosto 2018 in Cultura

Memoria piena - Spazio insufficiente. Quante vol­te è comparso sul display del tuo dispositivo elettronico questo avviso? Una memoria interna satura è frustrante perché rende lo smartphone pratica­mente inutilizzabile, o almeno ne riduce le funzionalità. Un dramma soprattutto quando sei pronto a scattare un selfie di gruppo o a registrare un video e ti trovi su due piedi a decidere quale foto, app e altro dovere cancellare per liberare un po' di spazio in una memoria strapiena.
Questo potrebbe essere uno dei primi sintomi di un nuovo tipo di disturbo che si sta diffondendo sempre di più tra i giovanissimi, una sorte di sindrome da accumulo digitale, variante della più conosciuta “Sindrome da ac­cumulo“.
Anche se non si parla ancora di una vera patologia “riconosciuta”, le persone affette dalla sindrome di ac­cumulo digitale sono in continuo aumento. Questo sog­getto accumula in maniera compulsiva immagini, video, testi e musica che si traducono in byte e byte di dati che intasano la memoria del proprio smartphone, tablet e pc. Tutti questi dati (soprattutto inutili), costringono il soggetto colpito da questo disturbo ad acquistare nuo­ve schede microSD per installare dei supporti di memo­ria più capienti e poter così continuare a accumulare in modo ossessivo-compulsivo. Chi soffre di questo tipo di disturbo ha chiaramente comportamenti ossessivi com­pulsivi in quanto non riesce, se non con estrema difficol­tà, a cancellare i dati accumulati, anche se sono presenti in rete e quindi “riscaricabili” in qualsiasi momento.
I dati digitali per la persona affetta dal disturbo da ac­cumulo digitale rientrano nella categoria dei cosiddetti file “non si sa mai”: quelli che in un lontano futuro “po­trebbero” servire. Esempio di come ragiona una perso­na affetta da questo tipo di disturbo: “La foto di un fiore scaricata oggi non mi è utile, ma la salvo comunque in memoria perché prima o poi “potrebbe” servirmi e ma­gari “potrebbe” capitare il giorno in cui questa foto che mi piace così tanto “potrebbe” non essere più scaricabile dalla rete, ed io l’avrei persa per sempre.”
E' difficile trovare una causa specifica a questo di­sturbo, se non quelle alla base della classica Sindrome di accumulo (di oggetti).