La stanza priva di eco: un silenzio insopportabile
Vicini di casa chiassosi, cani che abbaiano in strada, motori rombanti, clacson nel traffico, lavori stradali... L’inquinamento acustico è una delle minacce più sottovalutate delle nostra società moderna.
Purtroppo, non è possibile isolarsi dal suono: i rumori e le loro eco ci raggiungono in ogni angolo della terra, tranne nella stanza anecoica (priva di eco).
Il luogo meno rumoroso del pianeta si trova a Minneapolis, negli Stati Uniti. Costruita per testare il suono di determinati prodotti, per la ricerca scientifica e per quella medica, la stanza anecoica è anche aperta al pubblico, con un numero di visitatori e curiosi che cresce di anno in anno. Entrata nel 2005 nel Guinness dei Primati come «il luogo più silenzioso del mondo», il locale è costruito in modo da ridurre il più possibile la riflessione di segnali sulle pareti, vengono infatti assorbiti il 99,99 per cento dei rumori.
Si potrebbe pensare che per trovare un po’ di pace lontano da ogni forma di rumore sarebbe rilassante visitare una stanza anecoica. Nulla di più falso. Le persone che hanno provato l’esperienza di entrare in una camera del genere riferiscono che è stato molto fastidioso. Entrando in una stanza anecoica si diventa l’unica fonte di rumore. E una volta che l’udito si è abituato al silenzio assoluto, si iniziano a percepire tutti i suoni prodotti dal corpo: il battito cardiaco, lo scorrere del sangue nelle vene, l’aria che entra e esce dai polmoni, i bulbi oculari che si muovono nelle orbite, le ossa che sfregano sulle cartilagini, il pulsare del cuore... E il rumore che si produce quando si deglutisce sarebbe insopportabile. L’esperienza può risultare così estrema da far perdere l’equilibrio fisico e psicologico a chi soggiorna al suo interno. Alcuni riescono a restarci solo per qualche secondo; chi ha resistito un quarto d’ora è uscito in preda a claustrofobia, nausea, attacchi di panico, allucinazioni uditive.
Il record di permanenza in una camera anecoica è scrittore George Foy, amante dei luoghi silenziosi e autore di un saggio dal titolo Zero decibel: è riuscito a resistere al suo interno 45 minuti!
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