Curriculum Vitae: alcuni consigli per non sbagliare!
Settembre, mese di ripartenze e nuovi obiettivi, è il periodo migliore per revisionare il proprio Curriculum Vitae, rendendolo un valido alleato nella ricerca del lavoro dei propri sogni.
Ma quali caratteristiche deve avere un Curriculum Vitae?
Innanzitutto, è bene dire che il CV spesso è considerato, erroneamente, come un semplice elenco dei lavori svolti nel corso della propria carriera, senza attribuirgli l’importanza che in realtà ha nel corso di una ricerca di lavoro.
Deve essere considerato come il biglietto da visita della propria figura professionale. È lo strumento attraverso il quale si ha il primo contatto con il possibile datore di lavoro ed è in base a questo che viene effettuata la prima selezione tra i candidati da contattare per un colloquio di approfondimento.
La semplice compilazione di modelli pre-stampati, spesso, non esalta le competenze e capacità acquisite e riduce le possibilità di essere scelti. A tal proposito, in Internet è presente una moltitudine di modelli, semplici o complessi; il più conosciuto è il formato Europass, molto utilizzato ma soggetto a numerose critiche per l’eccessiva dispersione delle informazioni e l’impersonalità della grafica.
Nessuno di questi è, tuttavia, efficace quanto un Curriculum Vitae creato ad hoc per il proprio profilo lavorativo.
Come realizzarlo?
Occorre scomporre il CV in 5 sezioni:
1. Dati personali: sono informazioni indispensabili all’interno del CV. L’errore più comune da parte del candidato è di omettere uno o più dei seguenti dati: data di nascita, residenza, numero di telefono, contatti Social.
2. Esperienze professionali: occorre indicare le esperienze vissute in ordine temporale, iniziando da quella più recente e raggruppando quelle che eventualmente sono state svolte presso la stessa azienda.
3. Formazione: anche in questa sezione, i titoli di studio devono essere inseriti in ordine cronologico, partendo dal più recente; se si possiede il diploma come ultimo titolo di studio, non è consigliabile indicare anche titoli precedenti perché non professionalizzanti.
4. Capacità personali: si riferiscono alle proprie capacità e abilità innate e/o apprese durante la formazione e le esperienze precedenti;
5. Competenze: in questa sezione vanno specificate le conoscenze acquisite nel corso delle proprie esperienze lavorative e formative (tecnologiche, linguistiche, manuali).
Per i candidati che non hanno familiarità con gli strumenti di scrittura digitale o non sanno descrivere al meglio le proprie capacità personali e lavorative, esistono oggi Agenzie e Studi professionali specializzati nella creazione di CV in grado di risaltare le competenze del candidato. E’ necessario, infatti, differenziare il proprio CV in base alla professione che si svolge e al ruolo per cui ci si candida. Ad esempio, il CV di un candidato al ruolo di Receptionist non può essere uguale a quello di un aspirante Cameriere sia per le conoscenze evidenziate, sia per le attitudini personali messe in risalto. Investire nella realizzazione di un Curriculum professionale, adattato alle proprie esperienze formative e/o lavorative e destinato ad una specifica candidatura, può rappresentare, pertanto, la chiave di svolta della propria carriera.
Articoli Cultura
- Persona stressata: Quali parole non dire
- Si può cambiare il proprio carattere?
- Vuoi fare amicizia con un gatto? Socchiudi gli occhi.
- Rapine come comportarsi
- Acquisti su INTERNET sì o no?
- Le Aree Marine Protette: Conosciamole meglio
- Volo dei droni quando è vietato?
- Basta chiamate pubblicitarie!
- Mestieri antichi in Penisola Sorrentina Il maestro d’ascia “Roccuccio”
- Il Galateo dello sposo
- Differenze psicologiche tra cinofili e gattari
- Infiltrazioni: Chi paga il danno?
- Le sorprese corrono sul filo
- ONLUS C.R.E. tutte le attività dell’associazione
- La Curandera: un sogno ''open space''
- Riabilitazione e rieducazione che confusione
- Come superare il “mal di viaggio”
- Museobottega della Tarsialignea