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Terza età: allenare il cervello con la lettura

Autore: Esther Pollio | Pubblicato Gennaio 2017 in Cultura

“Mens sana in corpore sano” dicevano i latini e noi aggiungiamo “Mente allenata in corpo allenato”. Se tenersi fisicamente in forma è tuttavia semplice e “banale”, come si può allenare la mente? La risposta semplice ed immediata è un bel libro. I medici lo ripetono come un mantra ma in Italia questa sana abitudine che è la lettura sembra procurare l’orticaria a moltissime persone, siano esse giovani o meno giovani. Eppure leggere fa davvero bene, sia in più tenera età che in età avanzata. Così come il corpo inizia a perdere vigore ed i muscoli si fanno via via più deboli, allo stesso modo il nostro cervello perde la sua potenzialità con il passare del tempo in caso di costante inattività. Fare “palestra con la mente” non è mai stato così semplice e piacevole utilizzando una bella lettura che possa occupare i pomeriggi più afosi d’estate e le sere più fredde d’inverno. Lo stesso Ministero dei beni culturali ha in passato avviato una serie di iniziative che favorissero la lettura della terza età, affinché le nonne e i nonni potessero trarre beneficio e “allenare la propria mente”. Una storia narrata permette infatti al cervello di fantasticare, immaginare ciò che vi è sulla carta stampata, ipotizzare una fine, porsi delle domande o semplicemente ricordare un particolare episodio della propria lunga vita che quella narrazione richiama alla memoria.