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Alta tecnologia, Internet e l’economia futura

Autore: dott. Massimo Fienga | Pubblicato Aprile 2017 in Cultura

Oggi il 60 per cento della popolazione al di sot­to dei 51 anni di eta’ acquista (parzialmente o quasi totalmente) attraverso internet.
Nel 2026 il 65 per cento della intera popolazio­ne (quindi non solo giovani) usera’ costantemente internet anche per gli acquisti.
La grande distribuzione, poi, come afferma “Ri­cerca 2016”, sara’ perennemente iperconnessa (si, iperconnessa) per testare nuovi prodotti e ordinare (consegna in 30 ore) quelli non disponibili.

La domanda e’ semplice: cosa succedera’ ai pic­coli negozianti? La risposta e’ spietata: molti, troppi scompariranno e nelle citta’ ci sara’ la “desertifica­zione” del piccolo commercio.
Internet tra poco piu’ di 8/9 anni avra’ tutto in visione “globo” e quindi in 3d avanzato (Virtual re­ality). Cio’ comportera’ (ad esempio) che attraverso una foto con uno smartphone evoluto si potranno scattare fotografie delle varie stanze di un appar­tamento e attraverso alcuni programmi scegliere arredamenti adatti alle esigenze e alle dimensioni dell’immobile, tutto a costo zero. Ci saranno, inol­tre, vari servizi di consulenza diretta per sostituire il lavoro dei commercialisti e di tante altre profes­sioni.

Una ricerca 2016, inoltre, mette in evidenza che la capacita’ di raccogliere e di elaborare informazio­ni generate dal consumatore saranno immediata­mente percepite e soddisfatte da nuovi sistemi che ridefineranno nuovi modelli di business. 

Gia’ oggi, nel settore automobilistico, molte case come Tesla (in testa) e subito dopo Toyota, Bmw, Marcedes, Honda hanno nel prossimo futuro (4/5 anni) la creazione di auto completamente gui­date da un pilota automatico in grado, oltre al viag­gio, di parcheggiare anche da sole.
Domanda lecita: quale sara’ il futuro a medio termine (8/9 anni) dei taxi e di Uber (visto che se ne parla tanto in questi giorni) ? Bah !!!

Siamo attualmente nel mondo della Robotica (robotica - lavoro) e gia’ lo scorso anno il WEF ( Wor­ld Economic Forum) indicava che nei prossimi 6/7 anni al massimo, tali fattori tecnologici influenze­ranno notevolmente l’evoluzione del lavoro.
La Robotica, resa ormai sempre piu’ sofisticata dal progresso dell’intelligenza artificiale (sino ad arrivare a “sentimenti artificiali”) e’ gia’ in atto ed e’ inarrestabile.

Uno dei suoi rischi (sempre trattati da WEF) e’ la distruzione di posti di lavoro. Stiamo,pero’, liberan­do tante persone dalla schiavitu’ di lavorare inten­samente per 10 ore al giorno.
A brevissimo ci sara’ un allestimento di una spe­cifica mostra intitolata “Io, Robotto”, (nome preso dal film del 2004) per arricchire l’informazione di ogni visitatore interessato.
Ci saranno Robot che sostituiranno parzialmen­te operai dell’industria (nei prossimi 5/7 anni 5 Robot ogni 100 operai) e... ancora: infermiere negli ospedali, affiancatrici di servizi domestici e ... cosi’ via.

Pertanto oggi ci si chiede: come creare posti di lavoro con tutte queste premesse ?
Ci dovranno essere nuovi tipi di studi e relative scuole che permetteranno, soprattutto i giovani, di acquisire nuove conoscenze plurime per interagire con queste nuove attivita’ lavorative nelle quali do­vranno avvicendarsi, senza soluzioni di continuita’, numerosi passaggi da una branca all’altra.
Nel quotidiano,quindi, si lavorera’ di meno ri­spetto ad oggi e, nonostante tutto, l’uomo ben qua­lificato sara’ comunque il vero regista e l’artefice di tali innovazioni.