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Sai perché in napoletano ci sono due vocaboli per chiamare la suocera?

Pubblicato Aprile 2018 in Sai Perché e Eureka

La parlata napoletana è molto attenta a sottigliezze emozionali e ricorre a due termini diversi per distinguere la madre della sposa da quella dello sposo: e sono socra e gnora. “Socra” è il femminile di socrus (suocero), a mostrare la posizione subordinata di lei rispetto al padre dello sposo, autore indiscusso del processo ma­trimoniale. Generalmente, era d’uso che la nuora chiamasse la socra “mammà” in segno di rispetto e, sopratutto, perché la donna entrava a far parte della famiglia del marito a tutti gli effetti. Il termine socra veniva utilizzato indirettamente parlando con altri della suocera ricollegandosi al latino classico socrus (suocera). La “‘gnora”, ovvero la mamma della sposa, invece, ha problematiche diverse. Generalmente, per il marito della figlia la “gnora” non è e non sarà mai all’altezza della propria madre, al punto da non poter in alcun modo attribuire lo stesso indiscusso titolo alla suocera. In sostituzione appellerà la madre della sposa con un contrattivo che vorrebbe es­sere quasi un vezzeggiativo del troppo asettico “si-gnora”, un giusto compromesso fra rispetto e devozione.