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Gomito del tennista o gomito del selfista?

Autore: dott. Francesco Di Maio | Pubblicato Giugno 2018 in Salute

Ora non esiste più solo il gomito del tennista, ma in seguito alla moda di scattare selfie ora molte persone soffrono del gomito del selfista. Creare il selfie perfetto da postare sui social, alla lunga, può provocare dolorose infiam­mazioni alle braccia.
Quando si scatta una foto con lo smartphone, il braccio viene infatti spo­stato verso l’alto e piegato in un modo inusuale; se il movimento viene ripetuto molto spesso è normale sentire un fastidio al braccio, specie alla mano ed al gomito.
Sollecitare continuamente i muscoli e tendini del braccio giorno dopo giorno alla smodata ricerca dello scatto perfetto procura rigidità, dolore e infiammazione a mano, gomito e spalla. La patologia inizia quando si avverte un certo indolenzi­mento, una minore forza nella presa del telefono fino ad arrivare ad un cedimen­to del polso.
Attenzione a non trascurare il dolore per non veder peggiorata la propria si­tuazione, ma di rivolgersi a uno speciali­sta ai primi sintomi. L’abuso di autoscatti può far emergere una condizione latente, come ad esempio una epitrocleite legata a sport o ad attività lavorative quotidiane che già portano al sovraccarico del tendine.
Per chi non riesce a fare a meno di im­mortalare le sue giornate con i selfie il consiglio è quello di non tenere il polso in posizione flessa troppo a lungo, ma di alternare le braccia per cliccare sullo smartphone, fare un po’ di streaching di tanto in tanto.