
Recessione gengivale mai sottovalutarle!

Il ritiro della gengiva verso la radice del dente può cominciare molto presto, a volte anche da adolescenti, anche se solitamente la recessione gengivale è un fenomeno che avviene per cause naturali dopo i 40 anni. Quando le gengive iniziano a ritirarsi, il dente colpito appare allungato e comincia a mostrare parte della radice. La radice dei denti non è ricoperta da smalto, ma di cemento radicolare con una colorazione giallastra. Ne risulta un’evidente compromissione estetica e disturbi come l’ipersensibilità dentinale.
La causa principale della recessione gengivale è una scorretta igiene orale, infatti un errato spazzolamento dei denti in genere molto aggressivo puó causarla soprattutto se associata all’utilizzo di uno spazzolino con setole dure. Prima che la recessione gengivale si aggravi, è opportuno istruire il paziente alle giuste manovre d’igiene domiciliare e far in modo che utilizzi gli strumenti giusti e nel modo corretto affinché non si aggravi. Nei casi più gravi è possibile trattarla in modo chirurgico allo scopo di fornire una nuova copertura alla radice dentale ed assicurare una protezione contro i denti sensibili. Se sottovalutata, la recessione gengivale può peggiorare fino a portare ad una grave forma di sensibilità dentale se non addirittura alla perdita delle strutture che supportano il dente. Le tecniche chirurgiche tradizionali per il trattamento delle recessioni sono state affiancate da tecniche innovative che sempre permettono di intervenire in maniera non invasiva, senza l’uso del bisturi e senza punti di sutura.
La tecnica del prof. John Chao, la Pinhole o semplicemente PST, prevede che attraverso un foro praticato da un piccolo ago sulla gengiva si vadi a mobilizzare, con uno strumento apposito il tessuto gengivale. Il tessuto gengivale si fa scivolare lentamente verso i denti fino a ricoprirne la parte esposta. E’ una tecnica veloce e il paziente non sente alcun dolore inoltre il miglioramento estetico è subito evidente. Con questo intervento si possono trattare fino a 10 recessioni gengivali in una sola seduta e con la copertura di una terapia farmacologica adeguata il dolore ed il gonfiore post-operatorio saranno quasi assenti.
Solo dopo un attenta valutazione del caso, lo specialista parodontologo valuterà, in base alla situazione clinica e alla gengiva presente sotto la recessione gengivale, se è possibile eseguirla.
Articoli Salute
- Un allenamento per due
- La sindrome del bambino scosso: quando il pianto del neonato fa impazzire i genitori
- Cervicalgia: quel doloroso mal di collo
- Come scegliere gli occhiali da sole: le lenti
- La 'PRODIGIOSA ARGILLA':mille modi per utilizzarla e come sfruttarne le capacità
- Scopri come vincere la paura di viaggiare in aereo
- POST INTERVENTO: Alluce Valgo, riabilitazione nell'acqua di mare
- I dolcificanti naturali
- Pelle secca in inverno?! No alle docce troppo calde
- Gambe pesanti, combattile con la Pressoterapia
- L'altra medicina: la Riflessologia
- Il telefonino e i danni meccanici al gomito
- Recessione gengivale mai sottovalutarle!
- Otturazioni in amalgama: quando e perché rimuoverle
- Ringiovanire con il Fitness (anche) d'estate
- Sale e fanghi per dimagrire nella tua vasca
- Prevenire l’osteoporosi con l’attività fisica
- Le complicanze del diabete mellito