Compiti per le vacanze? Si, ma con metodo Parola d’ordine: vacanze!!!
Le lunghe mattinate in DAD prima e i piovosi pomeriggi passati tra scartoffie sembrano già un ricordo lontano.
Mare, mare, mare ed ancora mare! Baciati dal sole e cullati dalle onde ci raggiunge inatteso un pensiero: quel libro scolastico delle vacanze che ci aspetta minaccioso ed impaziente. E come accade per l’assegno quotidiano, anche questo compito estivo può essere fonte di grande ansia e sfiducia per il ragazzo dislessico. Insostituibile il ruolo dei genitori nel mitigare le preoccupazioni e favorire le condizioni ottimali per supportare l’apprendimento.
Di seguito, alcune semplici indicazioni, fornite dall’AIDITALIA (Associazione Italiana Dislessici), per aiutare i genitori in questo difficile ruolo. Facili regole da estendere anche ai compiti delle vacanze. Aiutare nei compiti scolastici e dare supporto a casa. I compiti possono essere l’incubo giornaliero del bambino dislessico e della sua famiglia…
…Per prima cosa ricordatevi che il fine dei compiti scolastici è praticare qualcosa che si è già appreso a scuola. Se il compito è troppo difficile, parlatene con l’insegnante. Non permettete che vostro figlio si senta frustrato se i compiti sono troppo complicati o lunghi per le sue forze. Spesso aiuta dargli compiti più semplici e diminuire notevolmente il volume.
Stabilire una routine
Programmare una routine quotidiana nell’esecuzione dei compiti scolastici. Una programmazione scritta, appesa ad un muro vicino al posto di studio, sarebbe la cosa più indicata. Lasciate lo spazio alle attività extrascolastiche.
Il luogo dove si studia deve essere tranquillo, con ampio spazio di lavoro e tutto il materiale e disposizione (matite, carte geografiche, etc). il tavolo da cucina va bene solo per brevi controlli di studio! Capite quale è l’ora migliore per vostro figlio per studiare.
Ricordatevi che il ragazzo necessita di tempi supplementari di recupero dopo il ritorno da scuola, egli ha dovuto investire più energie dei coetanei.
La lettura quotidiana è importante per poter sviluppare le strategie in tale campo. Quando il ragazzo è stanco e frustrato intervenite leggendogli ad alta voce i testi, ciò può aiutarlo ad apprezzare i brani.
Eseguire i compiti
Dividete i compiti in parti eseguibili in tempi ragionevoli. Fate fare delle pause. Incoraggiate il ragazzo a produrre, con calma, compiti di buona qualità piuttosto che cercare di finire tutto male e in fretta. Il ragazzo dislessico spesso si scoraggia se la quantità di compiti è eccessiva.
Controllate se il ragazzo capisce le consegne del compito, leggetele per lui ad alta voce se sono di difficile comprensione. Se necessario, eseguite con lui i primi esercizi. Nei componimenti scritti, prima che inizi, aiutate il ragazzo, oralmente, a sviluppare le idee secondo un ordine logico.
Controllo dei compiti
Insegnate a vostro figlio a rivedere i propri compiti, correggendoli e migliorandoli, ciò lo renderà indipendente da voi. Insegnategli ad usare un computer con il correttore ortografico, incoraggiatelo a velocizzare la digitalizzazione. Se il ragazzo è lento nell’esecuzione dei compiti, incoraggiatelo ad usare una sveglia, in modo che realizzi i tempi impiegati e impari a razionalizzarli. Quando il ragazzo completa in modo soddisfacente i compiti, lodatelo e sottolineate le cose fatte bene!
Organizzazione (scuola secondaria)
Aiutatelo ad organizzare una chiara pianificazione scritta dei compiti settimanali. Controllate con lui i tempi di esecuzione e i risultati ottenuti. Incoraggiate il ragazzo nel prendere appunti, raccogliendoli per materia, in modo da non perderli. Usate colori diversi per materia ciò lo aiuterà molto.
Abilità scolastiche (scuola secondaria)
Abbiate la sicurezza che il ragazzo abbia le strategie per eseguire compiti scolastici quali: preparazione di componimenti scritti preparazione alle interrogazioni e rielaborazione di appunti. Aiutatelo nel trovare strategie alternative nella soluzione dei problemi matematici o nei compiti in generale; pensate anche a persone differenti o compagni che possano aiutarlo. Revisionate il lavoro svolto prima delle verifiche. Incoraggiatelo a fare schemi, sottolineare i testi, fare figure, etc. tutto ciò che può aiutare la memoria.
Uso della tecnologia
L’uso del computer nella presentazione dei compiti può fare una grossa differenza nella valutazione finale. Grande aiuto nelle abilità letterarie è dato dall’ascolto di audiolibri. Non diventate l’insegnante di vostro figlio. Non fatevi carico dei suoi compiti scolastici. Ricordatevi che il ragazzo ha molti insegnanti, ma una sola madre ed un solo padre.
Pensate a lungo termine
Pianificate con anticipo e pensate a lungo termine. Con un figlio dislessico può essere necessario un lungo tempo per la scelta e la presentazione scolastica del ragazzo; prendete contatto con altri genitori che hanno fatto la vostra scelta prima di voi, potranno esservi di grande aiuto.
Tratto da “Associazione Italiana Dislessici”
E intanto… godiamoci l’estate e prepariamo i nostri ragazzi a ritornare rilassati e soddisfatti ai banchi di scuola!
Dott.ssa Mariarosaria d’Esposito
Logopedista
Tel. 338.31.91.494
email: bettyroz@yahoo.it
Articoli Salute
- La musica Il giusto alleato per fare sport
- I rilevatori di placca dentale come funzionano?
- Il ciuccio può provocare danni alla dentatura?
- Mantenitore di Spazio: il tuo bambino ne ha bisogno?
- I dolcificanti naturali
- Trattamenti allergie in naturopatia
- Allenamento della forza negli over cinquanta
- Text Neck: il nuovo torcicollo tecnologico
- Incontinenza urinaria: cosa fare?
- Estate, attenti all’Herpes
- Sordità Infantile: lo screening uditivo
- Sistemi d'allenamento ad alta intensità
- Il disturbo fonetico-fonologico del linguaggio
- Adolescentologia cos’è?
- Come fare per proteggere il nostro udito?
- Prevenire la carie con la sigillatura solchi e fluoroprofilassi
- Il caffè fa bene o fa male, cosa dice la scienza
- Auto. Consigli per un corretto utilizzo dell’aria condizionata