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Alito pesante. Cosa si può fare?

Autore: dott. Giuseppe Di Maio | Pubblicato Gennaio 2017 in Salute

L‘alito cattivo è un disturbo comune che si manifesta con l’emissione di odore sgradevole attraverso l’atto respiratorio e la fonazione. Dal punto di vista sociale l’alitosi è un problema che può condizionare le relazioni interperso­nali per la paura di indurre disagio nel pro­prio interlocutore.
Nella maggior parte dei casi il cattivo odore ha origine direttamente in bocca ed è dovuto alla presenza dei batte­ri responsabili della placca. La causa principale è la scarsa igiene orale con conseguente formazione della placca batterica che con il tempo si trasforma in tartaro. Anche il dente cariato produce cattivi odori, così come gli insediamenti batterici negli spazi interdentali, protesi e dentiere poco pulite.

Per combattere l’alitosi è fondamen­tale una scrupolosa igiene del cavo orale utilizzando il filo interdenta­le e spazzolando accurata­mente i denti dopo ogni pasto. È importante pulire anche la lingua, soprattutto a livello del terzo posteriore, dove la proliferazione batterica è maggiore e dove è più difficile la rimozione naturale della placca per la presenza del palato molle. Inoltre l’impie­go regolare di collutori ad azione antiset­tica aiuta a migliorare la situazione.
Per eliminare in modo definitivo que­sto disturbo è fondamentale rivolgersi a un dentista che dovrà inquadrarne le cause e agire localmente sul proble­ma.

IMPORTANTE
Quando la causa non è in bocca, l’alito cattivo può essere la conseguenza di di­sturbi dell’apparato digerente, come ga­strite, reflusso gastro-esofageo, ulcera o ernia iatale, oppure malattie respiratorie, come tonsillite, sinusite e bronchite, ma­lattie sistemiche, come diabete e disfun­zioni epatiche o renali. Qualora si possano escludere queste patolo­gie, è importante recarsi dal dentista per porvi rimedio.