
Regole per una raccolta sicura dei funghi

Con l’arrivo dell’autunno, i boschi profumano di funghi e per gli appassionati si riapre la stagione della ricerca di porcini, chiodini e altri funghi commestibili. Il numero delle persone che ogni anno che si avventurano nei boschi per la raccolta di questi squisiti alimenti cresce ogni anno sempre di più. Ma per evitare spiacevoli episodi, quali malori, persone disperse, feriti o addirittura morti, occorre seguire attentamente delle istruzioni fornite dal Corpo Forestale dello Stato.
È indispensabile documentarsi sull’itinerario da seguire e scegliere i percorsi adatti alle proprie abilità fisiche e psichiche, comunicando ai propri cari tutti gli spostamenti che si seguiranno durante l’escursione. Inoltre è meglio evitare di inoltrarsi da soli nel bosco: la presenza di un compagno è garanzia di un primo soccorso.
Prima della partenza, è saggio consultare i bollettini meteorologici e evitare di intraprendere un escursione in caso di cattive condizioni atmosferiche. Qualora dovesse giungere all’improvviso il mal tempo è bene saper che è pericoloso sostare in prossimità di alberi, pietre ed oggetti acuminati perché potrebbero attirare fulmini.
L’abbigliamento e l’attrezzatura adatta all’impegno e alla lunghezza dell’escursione sono di fondamentale importanza, perciò è opportuno munirsi di calzature da trekking, una lampada e coltello, oltre al cellulare per chiamate d’emergenza.
Dopo aver raccolto un fungo prima di mangiarlo bisogna accertarsi della sua commestibilità effettuando un controllo presso gli Ispettorati Micologici o l’Azienda Sanitaria Locale. E’ importante sapere che il raccolto giornaliero di funghi non deve superare i tre chili per persona e per non danneggiare l’apparato vegetativo dei funghi non bisogna utilizzare rastrelli o uncini per la raccolta.
I funghi raccolti devono essere trasportati in contenitori rigidi ed areati per permettere alle spore di diffondersi nel bosco. L’eventuale uso di sacchetti di plastica inoltre causerebbe il repentino deterioramento del prodotto raccolto.
In caso di necessità contattare subito il 1515, numero di Emergenza Ambientale del Corpo Forestale dello Stato.
Da ricordare che alcune Regioni hanno previsto l’obbligo di un tesserino autorizzativo per la raccolta dei funghi al quale va allegato anche l’attestato di partecipazione ad un corso specifico micologico (la Campania è una di queste regioni).
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