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Il corteo nuziale

Autore: a cura di Pietro Aiello Cilento D’Altavilla | Pubblicato Settembre 2019 in Attualità

Questo mese di settembre è ancora denso di wedding day, stavolta il mio approfondimento nel settore organizzazione matrimonio è focalizzato sul momento dell’ingresso in chiesa delle figure importanti del giorno più bello della vita.
Spesso gli sposi manifestano dubbi sulla corretta impostazione del Corteo Nuziale, soprattutto perché ultimamente questo risulta influenzato da tradizioni di altri Paesi. Scopriamo insieme allora da quali figure può essere composto il corteo ed in quale ordine queste devono eseguire il loro ingresso.
Il corteo in chiesa è sicuramente quello che prevede regole più rigide da seguire, mentre nel rito civile ed in quello simbolico avrete sicuramente più libertà di scelta.
Secondo il galateo tutti devono attendere la sposa in chiesa, incluso lo sposo che la aspetta all’altare. Solamente la sposa entra con la marcia nuziale, accompagnata dal papà. Questa ad oggi risulta l’alternativa più antica e classica, ma ad purtroppo maggiormente in disuso.
Altra formula d’ingresso prevede che tutti gli invitati ed i testimoni entrino in chiesa ed attendano l’arrivo della sposa. Una volta arrivata la sposa, che attende in auto, entrerà in chiesa prima lo sposo, accompagnato dalla mamma o da un’altra persona cara se la mamma non c’è più o non è in grado di percorrere la navata, e infine la sposa, accompagnata per tradizione dal suo papà o da un fratello o una persona molto cara alla sposa se i primi due non ci sono o non sono in grado di accompagnarla. La mamma della sposa ed il papà dello sposo, che non accompagnano i propri figli all’altare, normalmente attendono al loro posto, ma possono anche entrare insieme, prima dello sposo.
Un’usanza del tutto innovativa e sempre più seguita, prevede che tutti gli ospiti attendano l’arrivo della sposa fuori, per applaudirla quando scende dall’auto ed assistere al primo incontro con lo sposo. Un’altra alternativa è che gli sposi decidano di entrare insieme senza i rispettivi genitori.
Possono far parte del corteo anche altre figure, alcune già contemplate dalla tradizione italiana, altre di derivazione Americana. Fondamentale è ricordare che l’unico personaggio che può entrare dopo la sposa, chiudendo dunque il corteo nuziale, è la damigella che regge il il velo o il lungo strascico. Le altre figure, invece, possono entrare prima dello sposo oppure, come nella maggior parte dei casi, fra l’ingresso dello sposo e quello della sposa.
Una tradizione americana, che però si sta sempre più affermando anche nei matrimoni italiani, è quella di prevedere delle damigelle. Esse entrano dopo lo sposo in ordine di importanza poiché per ultima sfilerà la damigella d’onore.
Sfilano eventualmente nel corteo, dopo le damigelle e prima della sposa, i bambini, con ruoli differenziati. Per primo entra il paggetto portafedi, già presente nella tradizione italiana. Di seguito, proprio per aprire la strada alla sposa, le bambine, che in Italia chiamiamo damigelle come quelle adulte o damine, mentre in America sono chiamate flower girls, proprio perché hanno il compito di spargere petali creando un tappeto profumato per la sposa.
Arriva infine il momento che la sposa faccia il suo ingresso.
Altro aspetto fondamentale, riguarda le posizioni da assumere durante il corteo. Ricordate che secondo il Galateo le donne nubili si posizionano sempre alla sinistra del loro accompagnatore, mentre le donne sposate alla destra: pertanto la sposa, essendo nubile, è l’unica donna che entrando in chiesa si posiziona a sinistra del suo accompagnatore; se la mamma della sposa e il papà dello sposo entreranno insieme, lui starà a sinistra e lei alla sua destra; infine la mamma dello sposo starà sempre a destra e lo sposo a sinistra.
Se siete arrivati a leggere completamente l’articolo e non vi è sembrato un po’ troppo noioso ma interessante ne sarò veramente felice.
Auguri a tutti gli sposi ed ai loro cari.