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Lo sapevi che?

Autore: Dott.ssa Marianna Grazioso De Pascale | Pubblicato Settembre 2018 in Salute

L’udito rappresenta uno dei sensi più im­portanti per l’essere umano nella vita quotidiana; grazie a questo senso ed al perfetto funzionamento, giorno dopo gior­no, riusciamo ad entrare in contatto con il mondo esterno, comunicare e stare insieme agli altri.
1. L’udito è il primo dei cinque sensi a svilupparsi nel feto. Anche per questo le future mamme sono invitate, durante le 40 settimane di gestazione, a parlare al nasci­turo, rivolgendosi al “pancione” con parole o brani cantati.
2. L’orecchio ci fa mantenere in equili­brio. La sua funzione non si limita esclusi­vamente nel trasformare le onde sonore in impulsi elettrici. L’orecchio, infatti, assol­ve a due distinte funzioni: è in grado sia di trasformare l’energia delle onde sonore in impulsi elettrici, destinati a specifici centri nervosi per la percezione e l’interpretazione dei suoni (funzione uditiva); sia di rilevare le variazioni di posizione e di movimento del capo nello spazio e, quindi, di regolare la posizione corporea. Il cervello infatti utiliz­za le informazioni ricevute per elaborare e trasmettere ai muscoli scheletrici i comandi che permettono al nostro corpo di mante­nersi in equilibrio sia da fermi che in movi­mento (funzione dell’equilibrio).
3. I cotton fioc non servono per pulire il condotto uditivo. Questi furono inventati per la pulizia del padiglione auricolare dei bambini. L’orecchio è in grado di provvedere autonomamente alla pulizia delle proprie porzio­ni interne. Il compito individuale di pulizia si deve limitare all’utilizzo di acqua tiepida ed un telo di lino per asciugarvi il condotto dell’orecchio.
4. Nei soggetti diabetici la probabilità di soffrire di calo uditivo raddoppia rispetto alla popolazio­ne non affetta da questa patologia (2,15 volte più elevata).
5. Per compensare il fastidio, durante il decollo e l’atterraggio dell’aereo, di occlusione delle orec­chio si può effettuare la cosiddetta “Manovra di Valsalva”: ovvero, si compensa la pressione chiu­dendo il naso con le dita e soffiando con forza in esso.
6. Con la definizione di “orecchio asso­luto” si intende la capacità di identificare la frequenza delle note musicali senza ricor­rere ad uno strumento specifico, come ad esempio il diapason. Si stima che una perso­na ogni diecimila possieda questa peculiari­tà. Alcuni studi scientifici hanno dimostrato che l’orecchio assoluto viene sviluppato nel­lo stesso periodo in cui si consolida la lingua madre. Per stimolare lo sviluppo di questa abilità è sufficiente immergere il bambino fin da subito in un ambiente con musica ad alto contenuto sonoro, in particolare musica jazz o classica. Il bambino in questo modo colle­zionerà una ricca esperienza uditiva che co­dificherà in futuro a seguito di un’educazione musicale.
7. L’udito canino possiede una sensibilità maggiore di quello uma­no, riuscendo a percepire suoni che sfuggono completamente all’uomo. Questa specificità è una delle ragio­ni storiche per le quali il cane è stato spesso impiegato come animale da guardia.