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La spalla e la sua funzionalità

Autore: a cura del dott. Domenico Aliperta | Pubblicato Settembre 2020 in Salute

Descriveremo un po’ della spalla, articolazione complessa, per la sua grande mobilità e funzionalità. Essa rientra fra le articolazioni dette enartrosi. Il sistema che permette ampi gradi di mobilità è affidato ad una sfera che rappresenta la testa del’omero, l’osso lungo del braccio compreso tra spalla e gomito dove su di esso omero si innestano due grossi muscoli. Frontalmente troviamo il bicipite, muscolo flessore dell’avambraccio sul braccio; posteriormente al bicipite incontriamo il tricipite, muscolo estensore dell’avambraccio quindi antagonista del bicipite.
La testa dell’omero avente una forma sferica trova alloggiamento nella cavità glenoide della scapola. La cavità glenoide non è sufficientemente ampia per allocare comodamente la testa omerale, questo proprio per consentire ampia mobilità al braccio. Questa cavità presenta al suo margine un cercine cartilagineo, la cui funzionalità è l’opposizione alla fuoriuscita della testa omerale, per movimenti poco ampi.
Ma ciò non è sufficiente a contrastare le dislocazioni della spalla, per movimenti più ampi e rapidi questo contrasto o meglio tutela è affidato a muscoli e legamenti. Possiamo dire che la stabilità della spalla è affidata prettamente ai muscoli che l’avvolgono.
Grazie alla pressione intrarticolare che essi esercitano, abbiamo una spalla mobile e funzionale in sicurezza.
Vediamo adesso quali sono i muscoli che definiscono la spalla. Abbiamo il muscolo Deltoide, superficiale e ben visibile, ha la forma di una goccia, esso dà volume e forma alla spalla, negli atleti è estremamente sviluppato, poi abbiamo il muscolo grande rotondo, il muscolo sovra spinato, il muscolo sottospinato, il piccolo rotondo, il sottoscapolare. Questi muscoli concorrono alla mobilità e stabilità della spalla; per questo vanno tutelati e allenati in giusta maniera.
Sia gli atleti che gli over 50 sono soggetti a fastidi o infortuni della spalla.
Cosa si può fare per tutelare la nostra amata spalla? - Un fattibile programma di prevenzione potrebbe essere il seguente: tre serie da dieci movimenti di extraruotatori con elastico, riposo un minuto fra le serie. L’esercizio lo svolgiamo da seduti con braccia flesse a novanta gradi, impugnando l’estremità dell’elastico in modo tale da tenere lo stesso in tensione e, cosi eseguire delle dolci aperture. Il secondo esercizio, sempre da fare con elastico, tre serie da dieci movimenti, lo effettueremo con l’elastico fissato ad un arpiglio, noi in posizione seduta, frontalmente all’arpiglio, eseguiremo della aperture delle spalle posteriori. Le sedute hanno frequenza bisettimanale.
Buon allenamento.

Domenico Aliperta
Dott. In Scienze delle Attività Motorie Preventive - Adattative - Riabilitative
Cell. 33343064530
emai. domenico.aliperta@gmail.com