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Soffri della 'sindrome da visione al computer'?

Autore: Luca Ricciardi | Pubblicato Agosto 2017 in Cultura

Fissare un apparecchio che emette luce per lungo tempo richiede una notevole ginnasti­ca da parte degli occhi, che in alcuni casi può condurre alla “sindrome da visione al computer” (CVS). Di che si tratta? E’ una condizione molto diffu­sa che interessa fino 90 per cento delle persone, e nasce da un uso prolungato di qualsiasi tecno­logia digitale, come computer, tablet, e-reader e telefoni cellulari.

I SINTOMI
I sintomi della “sindrome da visione al compu­ter” possono essere di tipo visivo, neurologico e muscolo-scheletrico. Variano da persona a per­sona, ma solitamente chi soffre di questo disturbo dopo qualche ora davanti allo schermo si lamenta di bruciore agli occhi, affaticamento della vista, mal di testa e dolori al collo, visione sdoppiata od offuscata, prurito, rossore del bulbo oculare e secchezza. A questo si unisce un calo della con­centrazione unita a sensazioni di ansia e disagio che condizionano la resa di chi lavora.

LE CAUSE
Sono stati scoperte molte cause per questi sin­tomi:
• la luce emessa dagli schermi ha una forte com­ponente blu, poco naturale e che affatica la vista;
• monitor con scarsa risoluzione dove i caratteri non hanno contorni ben definiti, costringono gli oc­chi a provare costantemente a metterli a fuoco sen­za però poterci riuscire completamente;
• mancanza di punti lontani che permettono allo sguardo di riposare.
• minore frequenza nella chiusura delle palpebre che contribuiscono al senso di secchezza e affatica­mento, e in alcune persone rende più probabile l’ar­rossamento.

I RIMEDI
• L’utilizzo di uno schermo ad alta definizione può rendere meno faticosa la lettura a video, grazie ai caratteri più definiti e al maggiore contrasto.
• Il monitor dovrebbe essere tenuto a una distanza di 50-70 centimetri dagli occhi, con il bordo superiore all’altezza degli occhi, in modo da tenere la testa legger­mente inclinata verso il basso.
• La luminosità dello schermo deve essere solo di poco superiore a quella dell’ambiente circostan­te, così da non obbligare gli occhi a fare sforzi maggiori.
• L’utilizzo di lenti apposita­mente studiate per la visione al computer: la peculiarità è quella di accentuare, di pochissimo, i toni caldi contrastando la luce fredda dello schermo.
• Installazione di software F. LUX che rendono più gialla la luce emessa dai monitor. Molte perso­ne dicono di trovarsi meglio e di avvertire un minore affaticamento agli occhi. Recentemente Apple ha aggiunto un’opzione simile anche su iOS, il sistema operativo degli iPhone e degli iPad.
• Ogni 20 minuti circa può es­sere utile osservare qualcosa a una decina di metri di distanza per almeno 20 secondi per dare un po’ di tregua agli occhi.
• Quando lo fate, potete appro­fittarne per alzarvi e muovervi un po’, il vostro collo ve ne sarà rico­noscente.