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Le lombosciatalgie Terapia fisica e il metodo Mezieres

Autore: Dott. Francesco Di Maio | Pubblicato Giugno 2015 in Salute

La lombosciatalgia è un dolore del nervo sciatico che colpisce la zona vertebrale lombare e si estende fino ai glutei e alla coscia, discendendo fino alla punta del primo e secondo dito del piede. Spesso è anche presente un formicolio o un bruciore. La lombosciatalgia può essere sia mono che bilaterale, può cioè manifestarsi sia solo da un lato che da entrambi. Si differenzia dalla lombalgia perché in quest’ultima il dolore è localizzato soltanto nella zona lombare e sacrale e non si estende nella parte bassa del corpo.
La lombosciatalgia può essere dovuta a strappi muscolari, a contratture muscolari, a schiacciamento del disco intervertebrale.

Nella Giugnor parte dei casi, è dovuta a un’ernia discale che interessa il quarto o il quinto disco intervertebrale lombare e comprime la radice del nervo. L’ernia del disco è una dislocazione dalla sua sede fisiologica del disco intervertebrale che ha la funzione di ammortizzare i movimenti della colonna stessa. Spostandosi può andare a toccare un nervo e dare la sintomatologia dolorosa.

Altre cause, possono essere problemi legati alla colonna vertebrale, dovuti a posizioni scorrette e sedentarietà che creano anomalie nella postura e favoriscono l’insorgenza di dolori articolari, vertebrali e muscolari, oppure altre patologie quali l’osteoporosi, i tumori o le spondiliti.

TRATTAMENTO RIABILITATIVO
Non esiste una terapia standard per la cura della lombosciatalgia, ma ad ogni paziente si fa una giusta anamnesi data dallo studio radiologico e clinico.

ALCUNE TERAPIE PIÙ USATE:
L’ozono terapia e l’intervento chirurgico
Eseguiti solo su pazienti che presentano sintomi inequivocabili dell’ernia del disco.

Il terapia strumentali
Queste ultime possono intervenire sull’infiammazione ed eventuali contratture, ma non possono rimettere il disco al suo posto, è necessaria una terapia meccanica. Nella Giugnor parte dei casi il dolore è dovuto ad un errata postura del corpo, abitudini errate ecc…

Il metodo Mézières
Grazie ad uno studio effettuato in Francia dal fisioterapista chiamata Françoise Mézières, il quale nel 1949 pubblica “Revolution en gymnastique ortopedique”, dove espone le sue considerazioni sulla fisiologia muscolare e sulla meccanica articolare, si è delineata la metodica riabilitativa che prenderà il suo nome. I principi, le intuizione e le osservazioni che caratterizzano tale metodo sono alla base di molte tecniche che a partire dagli anni Settanta sono andate via via sviluppandosi ed affermandosi, come ad esempio l’Antiginnastica di Thérèse Bertherat, la Rieducazione posturale di Marcel Bienfait, Il metodo Monari e molti altri.
Il Metodo Mézières, in particolare, è indicato per normalizzare tutti i problemi osteo-muscolo-articolari ed ha come campo di applicazione quello della patologia funzionale:
Vertebrale: lombalgie, lombo sciatalgie, cervicalgie, cervicobrachialgie, etc.;
Articolare: periartrite scapolo-omerale, coxartrosi, gonartrosi;
Muscolare: sindrome degli scaleni, sindrome dello stretto toracico superiore, sindrome dell’angolare;
Dismorfica: iperlordosi, ipercifosi, ginocchia valghe/vare, piede piatto/cavo.
Viene indicato, inoltre, per gli sportivi, per la prevenzione di contratture, stiramenti, strappi, tendiniti e inoltre trova applicazione nell’ambito della medicina preventiva.