
Il trattamento della malattia parodontale (piorrea)

La malattia parodontale (detta parodontite o più comunemente piorrea) è una patologia del parodonto, ovvero dell’organo di sostegno dei denti costituito da osso alveolare, cemento radicolare, legamento parodontale e gengiva.
Il trattamento della parodontite avviene attraverso numerose metodiche che possono essere più o meno invasive e che possiamo così sintetizzare:
• Profilassi e igiene dentale professionale
• Terapia meccanica per la decontaminazione delle tasche parodontali
• Terapia antimicrobica farmacologica
• Terapia chirurgica con rigenerazione tissutale guidata (GTR).
L’igiene dentale professionale e la terapia meccanica includono procedure per la rimozione di placca batterica e tartaro dalle superfici dentali sopragengivali (detartrasi sopragengivale) e sottogengivali (detartrasi e levigatura radicolare sottogengivale) e per rendere lisce le superfici dentali e radicolari. La detartrasi e la levigatura radicolare sottogengivale può essere condotta a “cielo chiuso”, cioè senza scollamento volontario della gengiva, o a “cielo aperto”, cioè mediante il sollevamento di lembi chirurgici gengivali per migliorare l’accesso e la visibilità dell’operatore.
La maggior parte dei protocolli di approccio alla fase causale suggeriscono l’utilizzo iniziale di procedure a cielo chiuso, lasciando l’eventuale uso di terapie a lembo ad una seconda fase terapeutica, la cui necessità viene individuata durante la rivalutazione.
Queste procedure possono essere condotte mediante l’uso di strumenti differenti, quali strumenti manuali (scaler o curette), strumenti meccanici (sonici ed ultrasonici), strumenti rotanti e strumenti a movimento alternato.
La levigatura radicolare sottogengivale, indicata per la terapia delle parodontiti, viene generalmente condotta con l’ausilio di anestesia locale e viene pianificata in un numero variabile di sedute, che dipende fondamentalmente dalla gravità della parodontite.
La strumentazione sottogengivale deve essere preceduta dal sondaggio delle tasche da strumentare per mezzo di sonde parodontali e dal reperimento delle concrezioni di tartaro per mezzo di apposite “sonde da tartaro”.
L’esplorazione della tasca e della superficie radicolare deve essere ripetuta dopo la strumentazione per verificare che la superficie strumentata sia liscia e dura.
La terapia antimicrobica farmacologica si suddivide in tre capitoli:
• La terapia con collutori antisettici.
• Terapia antimicrobica sistemica.
• Terapia antimicrobica locale.
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