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Curiosità su Sanremo

Autore: a cura di Pietro Aiello Cilento D’Altavilla | Pubblicato Febbraio 2019 in Attualità

E come ogni anno ritorna il festival amatissimo dagli italiani con Claudio Baglioni alla guida della kermesse canora italiana per eccellenza, ma non tutti sanno storie, curiosità ed aneddoti del passato, qualcosa vi riassumo di seguito.
Il primo festival della canzone italiana non fu organizzato a Sanremo bensì in un locale della Versilia, La Capannina, nel 1948. Dopo due anni di esperimenti si decise di organizzarlo a Sanremo, dal 1951. Inizialmente la sede non era il teatro Ariston, bensì il Casinò. Fino al 1954 il festival si poteva solamente ascoltare via radio, poi vi fu l’avvento della televisione, dal 1955.
Durante l’edizione del 1967 il cantante Luigi Tenco viene ritrovato morto nella sua camera d’albergo. Si parla di suicidio, addirittura a causa della delusione a seguito della sua eliminazione dal Festival, ma molti dubbi rimangono sulle modalità e su come si presenta la scena del suicidio. E’ vero che in quel periodo aveva un rapporto difficile con la cantante Dalida (la stessa che ritrovò il corpo) e che diverse perizie calligrafiche hanno dimostrato che il biglietto confessione ritrovato nella sua camera appartenesse effettivamente a Tenco:
“Io ho voluto bene al pubblico italiano e gli ho dedicato inutilmente cinque anni della mia vita. Faccio questo non perché sono stanco della vita (tutt’altro) ma come atto di protesta contro un pubblico che manda “Io tu e le rose” in finale e ad una commissione che seleziona “La rivoluzione”. Spero che serva a chiarire le idee a qualcuno. Ciao. Luigi.”
Ma è anche vero che il foro di proiettile era sulla tempia sinistra (Tenco non era mancino). E, soprattutto, non fu mai ritrovato il proiettile. L’unica spiegazione logica (ma assurda al tempo stesso) è che uno dei presenti alla scena del ritrovamento si sia portato a casa un ricordo… La riapertura del caso nel 2005 ha confermato il suicidio ma non ha spiegato queste incongruenze.
Nel 1980 viene tolta l’orchestra, e i cantanti si esibiscono su basi in cassetta. Concorrono anche i cantanti stranieri. L’orchestra dal vivo torna nel 1990.
Dal 2004 sparisce la distinzione tra Big e Nuove proposte, e il vincitore viene decretato direttamente dal pubblico con il televoto (via telefono e via sms)
Il record di vittorie (quattro) appartiene a Claudio Villa e a Domenico Modugno. Iva Zanicchi è invece la donna che ha vinto più edizioni (tre).
I più presenti a Sanremo, oltre agli eterni Pippo Baudo e Mike Bongiorno, sono Peppino di Capri e Milva (15 edizioni)
Chi snobba il Festival di Sanremo
Sanremo privilegia la musica popolare/commerciale, e alcuni grandi artisti italiani lo hanno sempre volutamente evitato: Francesco Guccini, Fabrizio De Andrè, Franco Battiato, Francesco De Gregori, Antonello Venditti, Edoardo Bennato.
Chi vince dopo Sanremo
Non sono pochi i casi in cui giurati e pubblico del festival hanno toppato come dice il presentatore Baudo. Alcune canzoni inizialmente snobbate sono poi diventate dei successi nei mesi successivi e non solo, come:
Vado al massimo e Vita spericolata di Vasco Rossi, che si classificò penultima al Festival del 1983, per poi diventare una canzone mito.
Stessa sorte per Donne di Zucchero, classificatasi penultima nell’edizione del 1985.
Incredibile miopia della giuria per Almeno tu nell’universo di Mia Martini (solo nona nel 1989).
Solo quindicesimo posto per Cosa resterà degli anni ottanta di Raf.
Salirò di Daniele Silvestri si classificò quattordicesima nel 2002 ma fu una delle canzoni tormentone dell’anno.
Mentre tutto scorre dei Negramaro del 2005 non ebbe fortuna al festival.
Buona Visione e …. Buon ascolto.