Giovedì 02 Maggio 2024, 04:22

A Sorrento Donna Rita ooking class e Wine Bar Officina 82

Autore: a cura di Rita Paciello | Pubblicato Agosto 2021 in Attualità

Mi chiamo Rita e sono felice di poter condividere con voi la fantastica esperienza che da alcuni anni arricchisce la mia vita “DONNA RITA COOKING CLASS”, e da qualche settimana anche con” WINE BAR OFFICINA 82”.
La mia avventura nasce dall’incontro di valori, amori e passioni che negli anni si sono sviluppati e ai quali ho avuto modo di dare concretezza.
Sin da piccola, infatti, ho avuto una certa propensione per il “mondo dei fornelli” che grazie prima a mia nonna e poi a mia madre, che mi hanno trasmesso l’amore per la cucina e le sue tradizioni, oltre che le loro conoscenze, si è sviluppata e trasformata in passione.
Negli anni poi le persone che ho incontrato e i viaggi che ho avuto la fortuna di intraprendere, scoprendo e conoscendo culture e tradizioni diverse, sono stati determinanti, perché non solo mi hanno arricchita come persona ma mi hanno anche ulteriormente spinta e incoraggiata a concretizzare le mie aspirazioni e i miei progetti.
Oggi dall’amore per l’ambiente, per i prodotti genuini e a km 0, produco nella mia azienda agricola in Umbria, a Bevagna, grano tenero, orzo, mais, tutto rigorosamente biologico. Inoltre, con grande soddisfazione coltivo e produco uno dei più pregiati oli d’oliva al mondo. Senza poi dimenticare la produzione di miele per lo più millefiori della quale sono davvero orgogliosa.
Unendo tutto questo alle mie esperienze, alla tradizione della cucina napoletana (nella quale bastano 3/4 ingredienti per portare in tavola piatti appetitosi), alla voglia di scoprire ricette sempre nuove e di crearne, fondendo gusti e sapori di luoghi lontani, porto in tavola giorno per giorno squisiti manicaretti con i quali mi prendo cura e coccolo i miei cari, me stessa e i miei amici, i miei ospiti, con cui mi piace intrattenermi in pranzi e cene conviviali, ricche di buon umore e gustose pietanze.
Questo è il mondo che condivido nelle mie cooking class, e ora anche nel WINE BAR OFFICINA 82, piatti semplici, dove un perfetto mariage si realizza con il buon vino. Mi piace raccontare leggende, aneddoti della mia splendida terra e dei suoi piatti.
Ho anche realizzato un blog “DONNARITACOOKING giallo zafferano” dove mi piace raccontare e descrivere le mie ricette, perlopiù della cucina napoletana.
in questa occasione e visto anche la stagionalità vi voglio raccontare la ricetta della famosa e saporita Zuppa di cozze.
Una ricetta davvero buona che amo rifare spesso soprattutto in questo periodo quando le cozze sono in abbondanza.
Un piatto da re, nel vero senso della parola, infatti secondo la simpatica leggenda, queta gustosa tradizione risale a Ferdinando I di Borbone, il quale golosissimo di pesce e in particolare di cozze, era solito farsene preparare con una sontuosa ricetta di sua invenzione: “cozzeche dint’a cannola”.
Essendo però stato ammonito dal padre domenicano Gregorio Maria Rocco, di non eccedere durante la settimana Santa, per non rinunciare alle sue amate cozze, se la fece preparare dai suoi cuochi in una versione meno sontuosa. Nasce così la zuppa di cozze e una volta che la notizia, uscita dal palazzo, si diffuse in tutto il popolo, non ci fu nessuno che se la fece mancare.
Ovviamente, come per ogni ricetta, ognuno ha la propria versione, la mia richiede pochi ingredienti, che esaltano senza coprire tutto il sapore di questi ottimi mitili.
Ingredienti per 4 persone:

  • 2 kg di cozze
  • 2 spicchi di aglio
  • 50 gr di olio evo
  • prezzemolo qb
  • pepe nero qb
  • freselle
  • Procedimento

Lavare e pulire le cozze singolarmente, preparare un tegame molto ampio, aggiungere l’olio e l’aglio, e lasciare imbiondire, aggiungere i pomodorini e cuocere per circa 10 min. A questo punto aggiungere le cozze e coprire (così facendo le cozze si liberano dell’acqua di mare, rendendo il nostro piatto ancora più saporito). Infine disporre le freselle in un piatto di portata, aggiungere con un mestolo il sugo con le cozze, quindi aggiungere prezzemolo e pepe. Ed ora la nostra meravigliosa zuppa di cozze è pronta e vi assicuro riscontrerebbe anche il favore di Ferdinando I di Borbone.