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Come è utilizzato il laser in odontoiatria?

Autore: a cura del dott. Giuseppe Di Maio | Pubblicato Luglio 2019 in Salute

Il laser è un dispositivo che produce un raggio di luce monocromatica (di un unico colore), collimato e coerente. Esistono diversi tipi di laser con diverse lunghezze d’onda e con diversi campi di applicazioni. In odontoiatria il laser è una tecnologia relativamente recente che permette un trattamento più confortevole, più rapido e meno invasivo rispetto alle tradizionali terapie dentali. Utilizzato efficacemente per la cura di casi semplici e complessi, il laser permette di raggiungere risultati eccellenti senza l’utilizzo di trapano, bisturi o anestesia locale. Questo rappresenta un vantaggio per i pazienti, soprattutto nei soggetti ansiosi o che temono la figura del dentista che potranno così vivere il trattamento odontoiatrico in maniera serena e senza dolore.
Come funziona - Il laser odontoiatrico genera un raggio molto preciso di luce concentrata che sterilizza la zona-bersaglio, coagula i vasi sanguigni evitando il sanguinamento elimina la necessità di fastidiosi punti di sutura ed eventuali complicazioni che solitamente si verificano dopo un intervento (gonfiore, infiammazione, dolore, edema, ecc.). L’utilizzo del laser, inoltre, elimina anche la fastidiosa ipersensibilità dentale e quella sgradevole sensazione di caldo e di freddo che si avverte dopo aver eseguito otturazioni molto profonde.
Ambiti di applicazione - Sbiancamento dentale: il trattamento sbiancante basato sulla tecnologia laser utilizza gli stessi prodotti impiegati nello sbiancamento tradizionale, ma con risultati migliori e in tempi più brevi. Il laser infatti accelera il processo di sbiancamento dentale riuscendo a penetrare in profondità e attaccando con efficacia le macchie dei denti (causate da fumo, caffè, the, antibiotici o semplicemente dall’invecchiamento del dente). L’operazione avviene senza aggredire lo smalto, senza dolore né effetti collaterali, garantendo risultati duraturi e soddisfacenti.
Cura della carie: il laser si rivela efficace nell’individuare le carie nei primi stadi, consentendo di trattarle con minore invasività e rimuovendo solo il tessuto interessato, senza danni ai tessuti circostanti.
Piorrea: il laser, grazie al suo potere battericida, riesce a ridurre la quantità di flora batterica sub-gengivale cioè decontamina le tasche parodontali. La guarigione è veloce e priva di complicazioni, il taglio e l’asportazione sono facilitati: la parte da trattare, priva di sangue, è di facile gestione.
Bambini: il laser è uno strumento particolarmente indicato nella cura dei pazienti più piccoli in quanto consente di avere sedute più brevi e rilassanti. Permette di intervenire rapidamente sulle carie senza l’utilizzo dell’anestesia e del trapano: uno strumento che spesso genera molta tensione nei pazienti più piccoli. Il laser ha inoltre il vantaggio di bloccare il sanguinamento che generalmente è per un bambino un evento spaventoso.
La desensibilizzazione: il laser è efficace per desensibilizzare i denti sensibili prima di fissare definitivamente i manufatti protesici (corone e ponti).