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La carezza giusta riduce il dolore nei bambini

Autore: a cura di Luca Ricciardi | Pubblicato Gennaio 2019 in Cultura

Baci, abbracci e coccole … quanta dolcezza in questi gesti. Ma ora gli esperti hanno scoperto che le carezze produrrebbero benefici simili a quelli derivanti dalla somministrazione di un antidolorifico.
I ricercatori dell'Università di Oxford e della John Moores University di Liverpool hanno condotto uno studio sulla capacità analgesica delle carezze i cui risultati sxono stati pubblicati sulla rivista scientifica Current Biology. Monitorando l'attività cerebrale di 32 bambini sottoposti a normali esami del sangue gli studiosi hanno suddiviso i piccoli pazienti in due gruppi: il bambini del primo gruppo sono stati accarezzati con una spazzola morbida durante il prelievo, mentre quelli del secondo gruppo no. Dai risultati è stato accertato che il primo gruppo ha mostrato il 40% in meno di attività del dolore nel cervello rispetto all’altro gruppo.
Il tatto, quindi, ha un potenziale analgesico molto grande senza incorrere nel rischio di effetti collaterali indesiderati. Dallo studio è emerso anche la velocità ottimale per la diminuzione del dolore: circa 3 cm al secondo. Questa velocità che, tra l'altro, è quella che già naturalmente impiegano i genitori quando accarezzano i figli, permette di attivare una classe di neuroni sensoriali nella pelle chiamata afferenti C-tattili, capaci di ridurre il dolore.
Insomma, il gesto istintivo di mamma e papà di accarezzare il proprio figlio quando non sta bene è la cosa migliore per calmare il dolore.