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Insegnare l’intelligenza? ...si può fare!

Autore: Dott.ssa Milena Milano | Pubblicato Giugno 2015 in Cultura

È alquanto comune la convinzione errata secondo cui l’intelligenza sia un’eredità immodificabile che ognuno di noi si porta dietro per sempre, senza possibilità di evoluzione.
A dimostrare l’esatto contrario è stato il professor Reuven Feuerstein, professore di Psicologia e Pedagogia all’Università Bar Ilan (Israele), il quale ha postulato un concetto tanto semplice quanto rivoluzionario: ”L’intelligenza può essere insegnata fin dai primi anni di vita”.
Ma procediamo per gradi…

Cos’è l’intelligenza? Lo stesso professore afferma che “essa è un insieme di abilità e di processi mentali che ci permette di dare un senso al mondo che ci circonda, e di acquisire le informazioni per risolvere problemi che ci vengono posti”. Insomma, un fenomeno dinamico, che si può apprendere. Partendo da questo presupposto, Feuerstein ha elaborato un programma in grado di stimolare le capacità intellettive: il Programma di Arricchimento Strumentale. Esso consiste in una strategia di intervento volta a creare, attivare e sviluppare quei prerequisiti del pensiero che Feuerstein chiama funzioni cognitive.
Tale programma pone le basi su due concetti, il primo, precedentemente accennato:
La Teoria della Modificabilità Cognitiva Strutturale secondo cui l’”intelligenza” è modificabile a partire da qualsiasi condizione ed a qualsiasi età.

Il secondo:
La rilevanza dell’Esperienza di Apprendimento Mediato, secondo cui l’apprendimento avviene non tanto attraverso l’esposizione diretta dell’individuo agli stimoli, quanto mediante la presenza di un mediatore che intenzionalmente seleziona, organizza gli stimoli in modo che l’esperienza attuata, attraverso un processo di generalizzazione, sia utilizzabile in altri contesti (transfer cognitivo).

Attraverso questo metodo si è posto un obiettivo tanto semplice quanto ambizioso. Non ci si limita a trasmettere informazioni e conoscenze, ma si vuole sviluppare la flessibilità mentale, la capacità di imparare in modo che si possa interpretare e gestire la realtà che cambia, riuscendo a rinnovare di volta in volta gli schemi di riferimento. In parole povere, questo metodo è il modo ideale per potenziare le capacità dei bambini e renderli in grado di affrontare un mondo sempre più complesso, mutevole e competitivo!!!