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Combatti la Coxartrosi

Autore: Dott. Francesco Di Maio | Pubblicato Luglio 2015 in Salute

La cura varia in base allo stadio della malattia. Se in fase iniziale può essere eseguita con terapia fisica composta da esercizi che cercando di ripristinare la funzione articolare o attraverso intervento chirurgico (osteomia) che corregge la postura errata alleviando il dolore; oppure è possibile intervenire con artroprotesi (protesi di lega metallica applicata alla testa femorale cementate all’osso) per pazienti con età più di 60 anni.

La coxartosi è una malattia che riguarda l’articolazione dell’anca detta anche coxo-femorale.
L’articolazione coxo-femorale è composta dalla testa femorale (rotonda) e dal cotile (a forma di coppa). Essa costituisce il collegamento tra le ossa dell’arto inferiore e lo scheletro del tronco e del bacino.
La coxartrosi può essere definita una sorta di usura dei capi articolari che provoca progressiva scomparsa dello strato di cartilagine che riveste l’articolazione, fino ad esporre l’osso sottostante.  Questo causa delle formazioni periferiche appuntite, gli osteofiti. Nelle fasi più avanzate della malattia la capsula articolare e i muscoli si retraggono fino a determinare gravi deformità: anche bloccate in semiflessione, rigide, dolenti.

Si tratta di una malattia degenerativa distinta in due forme: primaria e secondaria.
La primaria può insorgere anche senza patologie precedenti riguardanti a livello delle stesse articolazioni e colpisce soggetti che oltrepassano i 50 anni di età.
La secondaria può colpire soggetti giovani anche sotto i quarant’anni di età che hanno subito in precedenza affezioni: processi infiammatori, traumi passati (fratture), osteocondrosi.
I sintomi che si presentano sono dolori nella deambulazione localizzato all’inguine e i glutei, arrivando a comprendere la zona anteriore della coscia e quella intermedia del ginocchio; proprio queste zone vengono innervate dagli stessi nervi che si irradiano nell’anca.