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Sigarette elettroniche, denti e coronavirus

Autore: a cura del dott. Danilo Trapani | Pubblicato Luglio 2020 in Salute

La diffusione della pandemia Covid 19 continua ad essere al centro dell’attenzione italiana, soprattutto a motivo di nuovi focolai che hanno imposto misure restrittive in alcune zone rosse individuate di recente. In questi casi un modo per cercare di contenere la diffusione del Coronavirus è quello di fornire quanti più dettagli possibili su come evitare il contagio e sugli eventuali fattori da evitare che potrebbero inibire le difese immunitarie. E’ opportuno quindi segnalare il possibile incrocio tra Coronavirus e sigarette elettroniche.
I danni
La sigaretta elettronica è un device che scalda il liquido presente nelle ricariche e contenente un diluente, degli aromi e una certa quantità di nicotina. Questo composto arriva ad una temperatura di circa 200°C e si trasforma in un aerosol che viene aspirato dal consumatore. Al pari del fumo di sigaretta, l’aerosol prodotto dalla sigaretta elettronica viene a contatto con le mucose orali proprio nel momento di massima temperatura e concentrazione, inoltre la nicotina presente viene subito assorbita dalle mucose orofaringee. Non a caso un certo numero di sondaggi riferisce che uno degli effetti collaterali più comuni dell’utilizzo della sigaretta elettronica è appunto la secchezza e l’irritazione di bocca e gola. La situazione è più pericolosa in questa situazione di emergenza sanitaria. Fumare in questo periodo, infatti, può aumentare la possibilità di contrarre il contagio da Coronavirus di oltre il 40% soprattutto se abitano allo scambio del device. La sigaretta elettronica non è usa e getta e lo scambio di saliva è un veicolo davvero pericoloso.
Gli studi
I principali danni delle sigarette elettroniche sono: distruzione del normale microbiota orale in favore di germi patogeni; aumento di esposizioni a rischi di infezioni e infiammazioni come carie e parodontite (una malattia gengivale che, se non curata, porta alla perdita di denti).
A mettere in luce questi danni della sigaretta elettronica è uno studio pubblicato sulla rivista iScience, e condotto presso la New York University. La ricerca ha preso in esame la salute orale e del microbiota della bocca di 119 volonari, fumatori e non, considerando per la prima volta oltre ai fumatori tradizionali, anche gli svapatori, coloro che usano solo sigarette elettroniche.
Attraverso esami della bocca e di campioni di saliva, i ricercatori hanno avuto modo di studiare il microbiota orale di tutti i partecipanti allo studio e hanno scoperto che parodontite e infezioni del cavo orale sono presenti nel 72,5% del campione di fumatori di sigarette tradizionali, nel 42,5% dei vaper e solo nel 28,2% dei non fumatori. Nella bocca di chi usava la sigaretta elettronica, infatti, erano presenti abbondantemente ceppi batterici come i Porphyromonas, e i Veillonella, entrambi molto pericolosi per lo sviluppo della parodontite.
Sui danni provocati da questo modo di fumare così di tendenza soprattutto tra i giovani si esprimono gli esperti che hanno confermato gli effetti negativi del fumo di sigaretta sulla salute orale in generale con conseguente alterazioni della vascolarizzazione periferica e una ridotta capacità dell’organismo di produrre un’adeguata risposta immunitaria per combattere le malattie, compreso il Coronavirus.
E’quindi chiaro che l’unica soluzione rimane la prevenzione per limitare i danni causati da patologie attribuibili al fumo passa attraverso percorsi di sensibilizzazione al problema.

Dott. Danilo Trapani
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