Lunedì 29 Aprile 2024, 05:12

Dolori dopo una seduta osteopatica

Autore: a cura del dott. Silvio Giglio | Pubblicato Ottobre 2020 in Salute

Quando ci si sottopone ad un trattamento osteopatico naturalmente ci si aspetta ed auspica una quanto più rapida riduzione del sintomo e risoluzione della problematica.
Occorre capire però che in effetti si dà il via ad un processo globale dell’organismo che, in seguito agli stimoli dati dalla somministrazione del trattamento, inizia una ridefinizione dei suoi schemi funzionali e di compenso. Questo processo non si esaurisce dopo la singola seduta osteopatica ma perdura per i giorni seguenti per un periodo variabile da persona a persona.
Dopo una seduta osteopatica ciò che può succedere può essere schematizzato essenzialmente in questo modo:
La sintomatologia diminuisce con maggiore o minore gradualità fino a scomparire
Nei due/tre giorni seguenti il trattamento può verificarsi un temporaneo aggravamento dei sintomi e/o la comparsa di nuovi sintomi. Possono anche insorgere sensazioni di vario tipo quali stanchezza o alterazione della percezione corporea (sentirsi più alti o con un arto più alto, sbandare lateralmente).
Non succede assolutamente nulla.
Sebbene la situazione più preoccupante sia la terza (il che vorrebbe dire parecchie cose che devono essere valutate insieme al professionista che ci ha in carico) è comprensibile che si sia più preoccupati per la seconda. Non vi è però in realtà nulla di cui preoccuparsi.
Durante un trattamento osteopatico è come se si desse il via ad un complesso ingranaggio a ruote dentate fermo da tempo ed arrugginito: nel momento in cui questo comincia a muoversi cigolerà e farà fatica per poi prendere a funzionare nel modo corretto e senza ulteriori problemi. Tale condizione è però assolutamente imprevedibile perché non si può stabilire a priori come si comporterà il nostro organismo dopo un trattamento osteopatico.
Se la condizione di aggravamento si verificherà però sarà assolutamente transitoria ed il suo significato è positivo poiché indice che il sistema di compensi non più funzionale che ha portato all’insorgenza della sintomatologia si sia modificato.
Nel caso invece in cui in seguito al trattamento non si modifichi nulla (non vi sia cioè né un peggioramento né un miglioramento transitorio al quale segue la scomparsa o il graduale miglioramento della sintomatologia) potrebbe voler dire o che lo schema di compensi è ben strutturato e necessita di ulteriori sedute per intraprendere il percorso di riequilibrio funzionale od anche che vi sia la necessità, da parte dell’osteopata, di cambiare tipo di approccio o tecniche utilizzate.

Dott. Silvio Giglio
Fisioterapista Osteopata D.O.m.Ro.I
II Trav. S.Michele 7 - Piano di Sorrento
Cel. 338. 83.17.708