Festival delle emozioni: il dott. Tullio Tartaglia presenta il suo romanzo ''Amore Sorrento''
Sabato 22 settembre, in una serata resa ancora calda dal sapore di un’estate la sontuosa Villa Fiorentino, chiamata con affetto “Villa Fazzoletti” dai sorrentini in ricordo della fiorente attività commerciale di vendita di preziosi ricami dei coniugi Antonino Fiorentino e Lucia Cuomo, che la fondarono negli anni Trenta, ha vissuto un momento di gioia con l’emozionante apertura del “Festival delle emozioni”, in occasione della presentazione del romanzo “Amore Sorrento” del dottor Tullio Tartaglia.
Un testo e una presentazione di tale magia e armonia da non aver temuto le distrazioni del sabato sera nella vivacissima movida sorrentina: la platea del parco della Villa pulsava di cuori attenti e interessati, tra cui molti illustri rappresentanti delle associazioni culturali del territorio, come Rotary, Fidapa, Unitre, e tantissimi testimoni del mondo dei media tra cui Lina e Michele De Angelis, Gigi Maresca, Salvatore Piedimonte, Gaetano Cuomo, Simona de la Feld, Pietro Di Prisco.
Ottimo padrone di casa, Gaetano Milano, amministratore delegato della Fondazione Sorrento, deus ex machine della rinascita di Villa Fiorentino come sede ideale di arte, cultura e divertimento a Sorrento, che ha salutato i presenti aprendo la straordinaria serata che ho avuto l’onore di condurre, con gli interventi del vicesindaco Maria Teresa De Angelis, della psicoterapeuta Laura Maresca (che ha elaborato un video sulle emozioni offerto in visione durante il Festival sul valore delle emozioni, sin dalle prime fasi della vita, per lo sviluppo equilibrato della personalità, che sarà portato nelle scuole sorrentine), del dottor Tullio Tartaglia, artefice di tutto questo sogno di bellezza materializzatosi in Villa Fiorentino.
Valente medico dal curriculum brillante che si occupa di Otorinolaringoiatria, Endocrinochirurgia della tiroide e Allergologia, Tullio usa con convincimento l’ascolto empatico del paziente come metodo di diagnosi e cura (secondo le basi della Medicina narrativa) e crede nell’umanizzazione delle cure, che persegue anche nella sua qualità di presidente della sezione diocesana dell’Associazione Medici Cattolici Italiani (Amci), nel solco dell’idea che le emozioni abbiano un peso importante nelle relazioni di cura. Tartaglia ebbe l’ispirazione, ben dodici anni fa, durante la specializzazione a Siena, di scrivere questo libro, “Amore Sorrento”, una struggente storia d’amore ambientata a Sorrento, tra un “professore di felicità” e una giovane affascinante, di nome Sorrento, che incarna la nostra città.
Il racconto era rimasto nel cassetto, ma arriva il momento in cui le emozioni devono essere condivise, altrimenti implodono. Tullio ha sentito che il momento era arrivato. Il testo è molto particolare, qualcosa di diverso da un normale racconto, è sospeso tra realtà e fantasia come una poesia in prosa, un canovaccio teatrale, la sceneggiatura di un film mai girato, ma anche una preghiera al cielo. Colpisce come l’autore si sia messo completamente in gioco nello scriverlo: spesso uomini di scienza anche quando scrivono di altro tendono sempre ad usare il metro della ragione e a parlare in termini di dati, invece il suo è un puro flusso dell’anima.
La storia d’amore è il pretesto per un percorso attraverso i cinque sensi alla ricerca della ricetta per la felicità. Partendo dal racconto, il dottor Tartaglia ha ideato la kermesse sulle emozioni che si è svolta nella cornice incantata di Villa Fiorentino, con mostre, laboratori, degustazioni, incontri, musica, in un percorso in cui vivere momenti di scambio, pace e piacere per appagare i sensi che ci portano alle emozioni più vere.
“Il libro parla di emozioni e il Festival ha voluto dare forma ed espressione ad esse”, ha spiegato l’autore, che per questo motivo non ha voluto una presentazione classica per il suo libro: “Il libro parla di gioia, felicità, emozioni, ed io ho sentito che dovevo trasmettere questo ai lettori. Dovevo creare un’atmosfera da sogno che albergasse i pensieri che popolano il libro. Villa Fiorentino era il luogo dell’anima in cui il sogno poteva prendere forma”. E la serata di presentazione ha appagato in maniera piena e soddisfacente tutti i sensi: l’udito con le splendide letture del testo ad opera degli attori Nino Lauro (sua anche la voce che in filodiffusione declamava stralci delle parole di Charlie, il “professore di felicità”) e Emanuela Giordano, le perfette esecuzioni musicali su temi di Ennio Morricone del maestro flautista Franco Ascolese e del maestro pianista Gaetano Tortora, lo spettacolo “CantaNapoli”- Opera Pulcinella e Canzoni napoletane, con il performer Marco Palmieri; il gusto con le prelibatezze dello chef stellato Peppe Aversa del Ristorante Il Buco a Sorrento; l’olfatto, col percorso odoroso del Vivaio Ruoppo, storica famiglia di giardinieri e fioristi di Sorrento arrivata alla quarta generazione, con erbe aromatiche e piante profumate, per offrire una inebriante immersione nel verde tipico della macchia mediterranea (i Ruoppo hanno anche organizzato la mattinata finale del Festival, il 30, col laboratorio di giardinaggio per bambini “Giardiniere per un giorno” tenuto da Pia Ruoppo e le degustazioni a cura del Ristorante Fattoria Terranova); la vista, con la significativa mostra fotografica di Roberto Russo e Marco Vendittelli “Le rotte dell’Anima”, che gli artisti descrivono poeticamente così: “Viaggiare insegna lo spaesamento, a sentirsi sempre stranieri nella vita, anche a casa propria, ma essere stranieri tra stranieri è forse l’unico modo di essere veramente fratelli. Per questo la meta del viaggio sono gli uomini”, e l’incantevole mostra pittorica “Oro Nero” a cura dell’artista/attore Ciro Esposito (con la direzione artistica di Marco Palmieri), un percorso figurativo di quadri e sculture attraverso volti e trame africane; il tatto con i tessuti e le stoffe pregiate selezionate per confezionare gli abiti da sogno dello stilista Giuseppe Tramontano e il laboratorio di ceramica dell’artista Elisabetta Surico, insegnante di yoga e ricercatrice spirituale di fama internazionale, oltre che scienziata dedita allo studio delle tecniche espressive della tradizione.
Tullio Tartaglia ci ha donato, col suo prezioso libretto e il suo evento dei cinque sensi, una ricetta “da dottore” di cui fare tesoro: la felicità è nelle piccole cose e nel piacere di viverle: è tutto da scoprire dentro di noi. La felicità non è nelle cose esterne. La felicità è nell’Amore. La vendita del libro, disponibile nelle librerie della Penisola, è legata anche a un importante progetto di solidarietà, l’acquisto di una nuova ambulanza per il pronto intervento per l’Ospedale di Sorrento, attrezzata per fronteggiare gli attacchi cardiaci.
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