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Locazione commerciale da cittadini stranieri

Autore: Avv. Patrizia Cappiello | Pubblicato Febbraio 2016 in Cultura

Mia madre è la proprietaria di un immobile chiesto in locazione commerciale da cittadini stranieri. Non sono assolutamente razzista ma sinceramente preoccupato del rischio di doverli sfrattare e di come recuperare i canoni nel caso non pagassero l’affitto.

Il locatore, ossia il proprietario che mette in affitto un determinato immobile, qualora l’affittuario non provveda ad adempiere al pagamento dei canoni mensili concordati nel contratto di locazione, può richiedere al Giudice del Tribunale Civile lo Sfratto per morosità e il pagamento dei canoni arretrati.
Più precisamente, l’intimazione di convalida di sfratto per morosità è la procedura finalizzata ad ottenere la risoluzione del contratto di locazione mediante l’emissione di un provvedimento esecutivo, chiamato appunto intimazione di convalida di sfratto.
Con siffatto provvedimento il Giudice dichiara risolto il contratto di affitto e ordina all’affittuario di lasciare immediatamente o entro una specifica data l’immobile da lui affittato e occupato. Inoltre può intimare il pagamento dei canoni scaduti e a scadere.

Per intimare lo sfratto per morosità nelle locazioni commerciali basta che l’affittuario non paghi un canone o paghi anche una somma di minore importo rispetto a quella pattuita. Quando si verifica una simile ipotesi il locatore deve inviare una lettera di sollecito di pagamento del canone di affitto e, se rimane inevasa, deve, tramite un avvocato, notificare lo sfratto. Una volta che il Giudice ha emesso il decreto di intimazione di convalida dello sfratto per morosità, provvede anche ad emettere un separato decreto ingiuntivo contente l’ordine di pagamento dei canoni di locazione insoluti e di quelli che verranno a scadere fino al momento in cui verrà
lasciato l’immobile da parte dell’inquilino, oltre ovviamente alle spese per l’esecuzione.
Anche quest’atto deve essere notificato (cioè fatto pervenire al destinatario) e, se resta inevaso, è necessario procedere allo sgombro anche attraverso la forza pubblica. Per quanto riguarda il recupero dei canoni impagati l’esecuzione forzata consiste nell’aggredire i beni del locatario, quali proprietà o conti bancari, non sempre facili da individuare.

Nel caso di locatari stranieri le maggiori problematiche che si possono riscontrare sono legate alla notifica della lettera e dell’atto, specie laddove abbia abbandonato il locale
commerciale senza lasciare tracce, nonché per il recupero del credito, laddove abbia fatto convogliare i suoi ricavi su un istituto di credito all’estero. Tali problematiche ben potrebbero interessare anche un “cattivo pagatore” italiano ma le possibilità di rendersi “irreperibile” sono minori, specie quando in buona fede.