
Sai perché il caffè italiano si chiama espresso?

L’origine del termine “espresso” è incerta, probabilmente deriva dal metodo di preparazione del caffè e dai termini “extra” e “pressione” che sono i principali fattori coinvolti in questo procedimento. Nelle caffettiere, così come nelle macchinette dei bar, si raggiunge una temperatura superiore ai 100 gradi centigradi, ideale per estrarre aroma dalla polvere di caffè. La macchinetta, ideata in Italia, è costruita in modo che, quando l’acqua inizia a bollire, il vapore sviluppato viene covogliato verso l’unica via d’uscita: il tubicino centrale che porta alla polvere del caffè. Questa, compressa in modo opportuno, oppone un’ulteriore resistenza con il risultato di far aumentare la pressione del vapore. Pertanto quando il vapore riesce a filtrare attraverso la polvere di caffè ha una temperatura di circa 120 - 130 gradi.
Articoli Sai Perché e Eureka
- Sai perché si dice pasta “al dente”?
- Sai perché si dice 'andare a monte'?
- Sai perché non bisogna grattarsi dopo una puntura di zanzara?
- Uguali ma diversi: Qual'è la differenza tra Stereotipo e pregiudizio?
- Uguali ma Diversi: Qual'è la differenza tra Asteroide e Meteorite
- Uguali ma Diversi: Marmellata e Confettura
- Eureka: Usi alternativi del Té
- Perché le bacchette non vanno mai incrociate nel piatto?
- Eureka: Usi alternativi del tè
- Sai perché in napoletano una persona stralunata si chiama ‘nzallanuto?
- Eureka! Usi alternativi del colluttorio
- Perché un malato si chiama paziente?
- Sai perché se siamo stanchi ci strofiniamo gli occhi?
- Perché quando fa freddo ci cola il naso?
- Eureka: Usi alternativi dell'Olio d'Oliva
- Eureka: usi alternativi del Riso
- Perché a Napoli l’arrivo del menarca si chiamava “il Marchese”?
- Sai perché si incrociano le dita in segno scaramantico?