Sai perché il caffè italiano si chiama espresso?
L’origine del termine “espresso” è incerta, probabilmente deriva dal metodo di preparazione del caffè e dai termini “extra” e “pressione” che sono i principali fattori coinvolti in questo procedimento. Nelle caffettiere, così come nelle macchinette dei bar, si raggiunge una temperatura superiore ai 100 gradi centigradi, ideale per estrarre aroma dalla polvere di caffè. La macchinetta, ideata in Italia, è costruita in modo che, quando l’acqua inizia a bollire, il vapore sviluppato viene covogliato verso l’unica via d’uscita: il tubicino centrale che porta alla polvere del caffè. Questa, compressa in modo opportuno, oppone un’ulteriore resistenza con il risultato di far aumentare la pressione del vapore. Pertanto quando il vapore riesce a filtrare attraverso la polvere di caffè ha una temperatura di circa 120 - 130 gradi.
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