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Le clorammine in piscina. L’importanza dell’equilibrio chimico dell’acqua

Autore: redazionale a cura del Dipartimento di Progettazione Te | Pubblicato Settembre 2019 in Scelti per te

Fondamentale importanza in una piscina è l’impianto di ricircolo e filtrazione che consente in primo luogo di ridurre l’aggiunta di prodotti chimici. La disinfettazione dell’acqua riveste un ruolo fondamentale e per questo esistono diversi prodotti e soluzioni tecniche. In questo capitolo parleremo del cloro (Cl2) che è il disinfettante più usato e per altro imposto dalla legislazione per il trattamento delle piscine pubbliche.
Il cloro è un forte disinfettante ed in natura è sotto forma di gas, per questo per essere facilmente utilizzato viene prodotto sia liquido che in polvere.
Le aggiunte devono essere proporzionate al fabbisogno giornaliero e calcolate rispetto a dei parametri di riferimento come: volume acqua, temperatura, numero di bagnanti, tipologia impianti. Le concentrazioni ideali presenti nell’acqua devono essere comprese tra 0,8-1,2 ppm (mg/l).
In acqua forma acido ipocloroso HClO e da questi si libera il cloro che con gli agenti inquinanti presenti in acqua, genera dei sottoprodotti con esso combinati chiamati cloro ammine, dicloroammine, tricloroammine etc.
Queste molecole complesse trattengono il cloro e ne ostacolano l’azione di disinfezione esalando gas tossici nell’aria.
La triclorammina per esempio viene utilizzata per produrre gas lacrimogeni ed il 95% di questi è costituita da cloroformio.
Tutto ciò comporta bruciore degli occhi e della pelle specialmente per le piscine indoor, che sono le più esposte al problema.
Il sistema TA-UVPOOL permette di ridurre le clorammine fino al 50% apportando benefici alla disinfezione ricorrendo ad un minore uso di cloro.
Questa soluzione, permette di ottimizzare il trattamento dell’acqua aumentando l’efficacia della disinfezione ed il benessere degli utilizzatori della piscina.