
I comportamenti scorretti delle società di recupero crediti

Solleciti telefonici, continue richieste per lettera, email, sms, visite domiciliari non solo presso l’abitazione del debitore, ma anche presso i vicini di casa: esiste una sorta di elenco di comportamenti che le società di recupero credito non possono mai porre in essere. La verità è che, alla fine, qualcuno si lascia spesso prendere la mano e la querela per le molestie è dietro l’angolo.
Ma cosa non possono fare, concretamente, le società di recupero crediti?
Non possono chiamare da numerazioni anonime. Il debitore ha diritto di sapere da quale numero telefona l’operatore.
Non possono negare le proprie identità: il debitore ha diritto di conoscere nome e cognome del telefonista e la società dalla quale questi sta chiamando.
Non possono telefonare in orari irragionevoli.
Non possono chiamare con una frequenza eccessiva.
Non possono chiamare presso il luogo di lavoro o presso parenti.
Non possono essere offensivi, non possono usare parole violente, né minacce.
L’avvertimento di una probabile causa, in caso di mancato pagamento, non è un illecito. Ma minacciare l’arrivo dell’ufficiale giudiziario o l’iscrizione di un’ipoteca sulla casa è illegale perché non corrisponde al vero: affinché ciò avvenga, infatti, devono essere prima avviati gli “atti legali” tramite un avvocato e deve essere data possibilità al debitore di difendersi (di norma viene notificato un decreto ingiuntivo o una citazione in giudizio e, al termine di tali procedimenti, viene inviato un atto di precetto).
Non possono minacciare iniziative legali sproporzionate: così, per un residuo debito di cinque euro non si possono paventare conseguenze catastrofiche come una dichiarazione di fallimento.
Non possono richiedere il pagamento di debiti scaduti (o meglio prescritti).
Non possono pretendere che apriate la porta al loro incaricato (che si fa impropriamente chiamare “esattore”, quando invece si tratta di un soggetto privato).
La Sede territoriale di Adiconsum, che si trova al Corso Italia 210 in Piano di Sorrento, è al fianco di chiunque – vittima di tali scorretti comportamenti – voglia tutelarsi e far valere i propri diritti.
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