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Raffaele Lauro nuovo segretario generale Unimpresa

Autore: a cura del dott. Carlo Alfaro | Pubblicato Agosto 2020 in Attualità

Raffaele Lauro, classe 1944, già prefetto e senatore, accademico e letterato, scrittore, giornalista, critico e storico, dopo una carriera al top di ogni cosa, è, incredibilmente, a un nuovo inizio: è, dall’8 luglio 2020, il segretario generale di Unimpresa. La prestigiosa e inaspettata nomina è stata decisa con una determinazione del presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara, in cui Lauro è stato inserito anche come membro del comitato di presidenza della storica associazione. Nel provvedimento vengono precisate le motivazioni e le finalità della scelta di Lauro: “sviluppare, intensificare e consolidare i rapporti tra Unimpresa e le Istituzioni pubbliche, a ogni livello, sia nazionale sia internazionale, nonché le strategie complessive dell’associazione, in una fase di complessa ripresa delle attività imprenditoriali degli associati”. La presentazione e l’insediamento del nuovo segretario generale è avvenuta il 10 luglio, a Castellammare di Stabia, in occasione della riunione del comitato di presidenza, convocato per definire le nuove politiche post Covid-19 e le proposte da sottoporre al governo per affrontare la grave crisi in atto delle piccole e medie aziende, che subirebbe un ulteriore e irreversibile aggravamento, senza misure straordinarie e immediatamente efficaci, in termini di semplificazioni burocratiche, di misure fiscali e di accesso alla liquidità, pena il fallimento e la liquidazione del proprio patrimonio.
Unimpresa, Unione nazionale di Imprese, è un’associazione che rappresenta le micro, piccole e medie imprese così come individuate dalle norme dell’Unione Europea (regolamentazione del 6/5/2003 n. 1422), che operano nei diversi settori dell’attività primaria, secondaria e terziaria esistenti. Unimpresa ha come funzione primaria quella di interpretare, affiancare e sostenere le micro, piccole e medie imprese che rappresentano l’asse portante dell’economia del Paese, abbattendo le tradizionali e ormai anacronistiche barriere associative fra primario, secondario e terziario. In attuazione dei propri principi, Unimpresa riconosce che ogni impresa e attività professionale debba avere lo scopo di servire la società e rispettare la dignità delle persone.
Mission dell’associazione è offrire il proprio apporto allo sviluppo, attraverso un giusto mix tra il contributo di esperti e studiosi dei vari settori dell’economia e l’esperienza diretta dei vari attori che operano nelle sue strutture. Raffaele Lauro entra in gioco proprio in questo delicatissimo momento storico, per individuare le modalità giuste attraverso cui le micro, piccole e medie imprese possano inserirsi nella competizione del mercato, contribuendo, come spetta loro, al processo di crescita e allo sviluppo del Paese, il che non può prescindere dal costituire un pool di professionisti dotati di esperienza manageriale per affrontare tematiche specifiche e con competenze d’eccezione per emergere dalla crisi e progettare la ripresa nel 2021-22, tenendo conto delle epocali variazioni degli scenari di mercato.
La pandemia, che sta creando un solco profondo tra il mondo prima e dopo il Covid-19, ha colpito gran parte dei settori produttivi e dei servizi con una crisi talmente profonda da essere paragonata alla grande depressione del 1929 e alla recente crisi economica del 2008, ma resa particolarmente e insidiosa perché simmetrica e trasversale, cioè capace di incidere severamente anche sulle aziende più solide e innovative. Chi più di Raffaele Lauro può svolgere un simile compito? E’, da sempre, campione insuperabile di energia, cultura, creatività, lungimiranza, acume, umanità. Il suo curriculum è disumano, nel senso che è difficile trovare una personalità così poliedricamente versata per tante cose e tutte portate ai massimi livelli come ha fatto lui. Quattro lauree con lode (Scienze Politiche, Giurisprudenza, Economia, Giornalismo), già docente nel Liceo Scientifico “Gaetano Salvemini” di Sorrento e poi professore universitario, già vice sindaco e assessore alla Cultura del Comune di Sorrento, già capo di gabinetto del Ministero dell’Interno, già commissario straordinario del Governo per il Coordinamento delle misure anti-racket e anti-usura e membro di numerose commissioni parlamentari (con una vivace attività legislativa all’attivo), già prefetto e senatore della Repubblica, e poi scrittore, giornalista freelance, saggista, sceneggiatore, autore teatrale e di canzoni, regista, librettista. E’ stato nominato, nel 1990, Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica della Repubblica Italiana, e nel 1992, Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Nel 2004, ad Agrigento, ha vinto il prestigioso “Premio Empedocle”, in memoria di Paolo Borsellino, conferito dall’Accademia di Studi Mediterranei, nel 2005, il “Premio Personaggio Speciale” da Confartigianato e, nel 2006, insieme con il Maestro Lucio Dalla, il Premio Internazionale “Sorrento nel Mondo”. Il 9 ottobre scorso al Teatro Eliseo a Roma ha ricevuto per la sua importante opera narrativa il “Premio speciale alla carriera Penisola Sorrentina Arturo Esposito”, dove si legge, tra le motivazioni, che Lauro “coltiva la narrativa come un giardino da innaffiare con l’acqua sorgiva della riflessione e dello stupore”. Se c’è qualcuno che può guidarci nei mari incerti del dopo-emergenza Covid, questi è Raffaele Lauro. Una persona che ha dedicato la sua esistenza agli altri, il suo tempo, risorse, energie fisiche e mentali al bene comune, allo Stato, alla cultura, agli ideali più alti e nobili del sentire umano.