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Rosalba Spagnuolo e Francesco Cesarano, coppia di punta dell’estate 2021

Autore: a cura del dott. Carlo Alfaro | Pubblicato Agosto 2021 in Attualità

Rosalba Spagnuolo e Francesco Cesarano, coppia inossidabile nella vita e nell’arte, hanno caratterizzato con la loro passione, cultura e talento per la musica la ripresa degli eventi in presenza in Campania nel mese di luglio 2021. Un mese in cui molti Comuni hanno provato a varare rassegne estive ricche di appuntamenti “sotto le stelle”, pur nel rispetto rigorosissimo delle regole anti-Covid. Eventi nati nel segno della speranza, della rinascita e della resistenza delle comunità che intendono prepotentemente tornare a vivere, pur se in una “normalità” ancora condizionata e da definire, tra incertezze e paure legate alla pandemia.
La musica, la danza, il teatro, profondi linguaggi dell’anima, aiutano a dare energia, conforto, fiducia, quello che più serve alle persone che si affacciano alla ripartenza dopo la fase più cupa dell’emergenza. Ed è proprio un messaggio di incoraggiamento quello che sorge dagli spettacoli confezionati dall’abile regia di Rosalba Spagnuolo, che ne è autrice e voce, coadiuvata dal marito Francesco Cesarano, chitarra, voce e arrangiamenti. Sul palco con la celebre coppia, il percussionista Vittorio Pane, gli attori Carlo Alfaro e Mariacristina Gargiulo, le ballerine Anna Cinque, Donatella Rodiguez e Lorenza Gargiulo su coreografie di Mariana Gargiulo, che dirige la Scuola “Spazio Danza Sorrento” assieme a Mariangela Morvillo.
A Ercolano il 15 luglio, al Parco Miglio D’Oro, e a Piano di Sorrento il 17, sulla terrazza di Villa Fondi, la compagnia artistica ha inaugurato le relative rassegne estive di eventi con lo show musicale “L’addore ‘e l’Ammore”, salutata sul palco dai rispettivi sindaci, l’avvocato Ciro Bonajuto e il medico cardiologo Vincenzo Iaccarino.
Lo spettacolo è un variegato inno alla vita, alle emozioni e ai sentimenti, in musica, canti, balli e versi, per celebrare l’Amore, su ispirazione delle parole di Pablo Neruda: “se niente ci salva dalla morte, almeno l’amore ci salvi dalla vita”. Il varietà racconta l’amore in tutte le declinazioni: quello tra genitori e figli, l’amore più potente, saldo e sublime perché decretato dalla forza stessa della Natura, totale e incondizionato, anche se talvolta incomprensioni e malintesi lo fanno apprezzare appieno solo quando è troppo tardi; quello eterno, come è il vero amore, tra la magia dell’incontro e la fiaba del restare insieme per sempre; gli amori felici che permettono agli innamorati di sentirsi in armonia con l’Universo e sua parte integrante e allo stesso tempo autonomi dal resto del mondo perché bastano l’uno all’altro, e quelli infelici perché sofferti, tormentati, impossibili, ma sempre grandi; gli amori particolari, in quanto strani, imprevedibili, irrazionali, bizzarri o sbagliati, ma non si può scegliere di chi innamorarsi, e vanno rispettati; infine, l’amore per tutte le donne, musa eletta di tanta poesia, letteratura, musica, arte nella storia dell’umanità.
Il viaggio musicale, letterario e canoro tra le pagine dedicate all’amore proposto dalla compagnia si snoda attraverso un percorso composito che spazia da canzoni di Aznavour, Mina, Battiato, Giuni Russo, Renato Zero, Nino Taranto, Carosone, Sergio Bruni e tanti altri del repertorio della canzone classica napoletana del “periodo d’oro” ai versi di Viviani, Di Giacomo, Ungaretti, Eduardo, Gibran, Neruda, Shakespeare, Bukowski, Saffo, Frida Kahlo, Hemingway, fino alla conclusione in una travolgente “Rumba degli scugnizzi” con Pulcinella a danzare col pubblico.
A Sorrento invece, il 24 luglio, la compagnia della Spagnuolo ha presentato un altro spettacolo, “Na Passiata” (Una Passeggiata), inserito nel cartellone di eventi estivi della Fondazione Sorrento “Summertime 2021”. Si tratta di un viaggio nella storia della musica e della poesia napoletana, sempre inscindibilmente unite, che hanno reso grande ed eterna la cultura partenopea nel mondo e glorificato la bellezza e l’unicità di una città irripetibile grazie alla capacità dei Napoletani, come dice Camillo Boito, di “cavare l’Arte dal Sole”.
Attingendo al passato grandioso della storia della città, lo spettacolo propone un cocktail variegato di musica, canti, balli, parole recitate, aneddoti e narrazioni storiche che vanno dal primo Novecento ai giorni nostri. Lo show vuol essere una celebrazione, di grande impatto emotivo, della musica napoletana che rappresenta uno dei punti d’eccellenza della canzone italiana, ed è divenuta nel corso degli anni simbolo dell’Italia nel mondo. Cultori e interpreti da sempre di questo patrimonio, Rosalba e Francesco si confermano, con i successi di questa stagione, punto di riferimento assoluto della musica della tradizione.
La Spagnuolo ha il dono di una voce superba che il tempo ha reso più potente e generosa, capace di toccare tutte le corde e spaziare in un repertorio vastissimo, il coniuge è un chitarrista virtuoso e un compositore che ha scritto una quindicina di brani propri di rara armonia. Rosalba iniziò a cantare e danzare da bambina, con l’amata nonna Clelia che suonava il pianoforte e cantava le romanze e le arie delle opere classiche. L’incontro, giovanissima, con Ciro Madonna, appassionato di teatro e musica, fu determinante per far emergere le sue passioni e il suo talento: da allora ha fatto del canto una ragione di vita. Sotto la guida del dottor Madonna, assieme a Lucio Pecoraro, Italo Celoro, Peppone De Rosa, Piero Pepe e altri amici fondarono lo storico C.A.T. a Castellammare di Stabia. Si diplomò successivamente all’Istituto d’Arte e ha insegnato una vita intera impegnandosi a trasmettere cultura e rispetto per l’arte a generazioni di studenti, molti dei quali oggi loro stessi artisti. L’incontro con Francesco, ex-calciatore e poi allenatore di calcio, apprezzato ingegnere, musicista esuberante e geniale, che si esibiva già a 15 anni con il gruppo “I melodici” e poi con i “Lord Robins, e ha persino scritto un brano per Gianni Morandi, “Ehi”, ha dato una svolta alle loro vite, amore e arte sono diventati per loro un binomio inscindibile.
Assieme hanno formato una meravigliosa famiglia con tre figlie amatissime di cui la primogenita, sventuratamente, è mancata giovanissima. Un dolore incommensurabile e ingiusto che ha ancor di più cimentato la loro unione e segnato la loro ispirazione.
La loro sete di cultura, la profonda curiosità e l’inesauribile passione per il repertorio classico partenopeo e campano li ha spinti nel tempo a ricercare, recuperare, sperimentare percorsi musicali e soluzioni interpretative, ottenendo consensi e riconoscimenti unanimi per il loro lavoro. La coppia ha condotto una ricerca importante sul compositore stabiese Luigi Denza, autore di “Funiculì funiculà”, da cui è venuto fuori un prezioso cd, “Dal golfo di Napoli”, con dodici inedite del maestro, realizzato con la sola chitarra di Francesco e le voci sua e di Rosalba, che ha venduto circa 10mila copie e che hanno presentato anche a Raiuno a Saxa Rubra per “La notte dei misteri”.
Un’altra importante operazione del duo è stata la rivalutazione della figura di Luisella Viviani, sorella del “poeta-scugnizzo”, il genio stabiese Raffaele Viviani, dedicandole il libro “Un vicolo per Luisella”.
La creatività di Rosalba non si esaurisce nella musica, è anche raffinata pittrice e delicata poetessa. In un’età oggi matura, i coniugi Cesarano non ci pensano proprio a fare i nonni a tempo pieno, e continuano a predisporre progetti artistici, preparare spettacoli, andare alla ricerca di canzoni classiche napoletane dimenticate o poco eseguite perché difficoltose, scrivere e provare nuove canzoni. Tra queste, una delicatissima ballata dedicata ai bambini migranti dal nome “Salvagente”, e in senegalese “Baresaque”, accompagnata da un video toccante, che sognano di vedere suonata sul palcoscenico dell’Ariston.
La loro nuova ribalta di successi coincide con l’istituzione della prima Giornata mondiale dei nonni e degli anziani, domenica 25 luglio, a sottolineare l’importanza di interpretare l’invecchiamento non come una perdita ma un arricchimento per la società.