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La pulizia dei fondali marini: un aiuto concreto al mare

Autore: Laura Cuomo | Pubblicato Gennaio 2017 in Attualità

Spesso si sente parlare di pulizia dei fondali marini e sempre più spesso - grazie alla volontà e all’impegno di Istituzioni ed Associazioni presenti sul territorio, sensibili alle problematiche ambientali - vengono celebrate giornate dedicate alla pulizia dei fondali del nostro amato mare.
Questi interventi rappresentano un aiuto con­creto alla protezione dell’ecosistema marino sempre più minacciato dalla presenza di rifiuti che giacciono sui fondali e - allo stesso tempo - si configurano come un progetto di alto valore sociale ed economico per la salvaguardia ed il corretto ripristino dell’ambiente marino, al fine di preservarne le biodiversità, coniugando tute­la ambientale e crescita economica legata alla “risorsa mare”.
Normalmente questo tipo di operazione viene effettuata da sommozzatori professionisti che sistematicamente si immergono per ripor­tare a galla quei rifiuti destinati a giacere sul fon­do del mare per decenni (metalli, vetro, plasti­che, e materiale ingombrante di ogni genere), se non si intervenisse dall’esterno. Grazie ad una procedura standardizzata di analisi è inoltre pos­sibile creare poi un’interessante ed utile banca dati per la catalogazione e la quantificazione dei rifiuti rinvenuti durante le operazioni di bonifica dei fondali. Ma esiste anche un’altra modalità di pulizia dei fondali marini, nata da una bril­lante intuizione di Angelo Vassallo, il Sinda­co di Pollica barbaramente assassinato nel 2006.
Il progetto di Vassallo, in seguito promosso dall’omonima Fondazione (nata tre mesi dopo l’omicidio del Sindaco) dedicata al Sindaco Pescatore, prevede il recupero dei rifiuti che inevitabilmente rimangono impigliati nelle reti durante la pesca a strascico: i pescatori, invece di restituire inutilmente il “pescato” al mare lo trattengono a bordo dei loro pescherecci, per poi conferire tutto – una volta giunti sulla terrafer­ma - secondo i criteri della raccolta differenzia­ta. Calcolando che ogni singolo peschereccio durante la una giornata lavorativa “pesca” mediamente circa 50 kg di rifiuti, è facilmente immaginabile quante tonnellate di rifiuti, in tal modo, potrebbero essere strappati definitiva­mente al mare, per essere differenziati e riciclati!
Il progetto Vassallo è diventato una proposta di Legge europea che consiste nel concedere age­volazioni di natura fiscale ed incentivi economi­ci (buoni carburante, ad esempio) a sostegno delle imprese ittiche che decidano di attivarsi nella pulizia dei fondali marini durante le opera­zioni di pesca, coinvolgendo anche i Comuni, le Autorità marittime portuali e le società di gestio­ne e di trattamento dei rifiuti. Questa Legge - se approvata - oltre ovviamente ad aiutare il mare, agevolerebbe in modo concreto il comparto pe­sca che in tutta Europa è in profonda crisi, sia per gli alti costi del carburante, sia perché il pescato negli ultimi anni è diminuito in modo considere­vole. Sarebbe infine un messaggio positivo per tutti i giovani pescatori che hanno intrapreso o intendono intraprendere questa attività!