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Sentiment in Finanza (Finanza comportamentale)

Autore: Dott. Massimo Fienga | Pubblicato Dicembre 2015 in Attualità

Cos’è il “sentiment” in finanza comportamentale?
E’ un indicatore che tende a misurare l’andamento delle aspettative degli investitori (o risparmiatori). Studia il comportamento umano su un orizzonte temporale solo a breve termine (proiezione emotiva) ed evince, spesso, che il comportamento delle persone sia lontano dalla razionalità.

La teoria dell’efficienza dei mercati è razionale in quanto si basa su:
1) Analisi dei mercati per aree geografiche e settori (industriale, farmaceutico, finanziario, tecnologico, ecc…);
2) Diffusione veloce se non immediata delle informazioni;
3) Perfetta coerenza tra gli operatori;
4) Immediato adeguamento dei prezzi ad ogni nuova notizia;
5) Diversificazione di portafoglio efficiente fatta su indici di rischio e orizzonte temporale.
Bene tutto ciò viene applicato con efficienza e razionalità al contrario del Sentiment che è soprattutto emotivo.

Il più comune degli errori fatto dai risparmiatori è quello di prendere in riferimento i rendimenti passati per i loro investimenti: “Cresce e quindi continuerà a crescere…”.
Le conseguenze di questo comportamento irrazionale a volte può diventare disastroso in quanto non analizza il presente e il futuro (come giusta regola finanziaria) ma solo il passato.

Se ne deduce che il rendimento dell’investimento è influenzato notevolmente dal comportamento di ogni singolo investitore (o risparmiatore). La loro emotività è spesso contraddistinta da momenti di grande ottimismo/euforia a cui seguono fasi di pessimismo/panico.

L’analisi del Sentiment in senso pratico è: quando la massa dei risparmiatori si muove in una stessa direzione si avrà un trend che in situazione di euforia, dove tutti comprano, sarà il momento di dover vendere. Al contrario quando ci si trova in una situazione di pessimismo/panico trovandoci in una situazione ribassista e con prezzi relativamente più bassi si dovrebbe pensare di acquistare. Le vendite e gli acquisti dovrebbero, quindi, essere anticiclici. Ecco che in un momento particolare come questo, attentati, polizia per le strade, chiusura momentanea di alcuni servizi potrebbe far crescere l’emotività che in finanza viene chiamata Sentiment anche se le società quotate in borsa o i vari indici come il PIL, esportazioni, compravendita dei beni mobili e immobili sono positivi. I mercati vogliono la razionalità ma i risparmiatori spesso sono troppo emotivi.