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RADON: Dalla terra un pericolo invisibile per la salute
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La legge Regione Campania 13/19 ha di recente imposto l’obbligo di effettuare le misurazioni del gas radon, per tutti i luoghi accessibili al pubblico posti ai piani terra ed interrati, come negozi, bar, ristoranti etc. Le rilevazioni, che durano un anno, devono concludersi entro il 16 gennaio 2021, pena la decadenza dell’agibilità del locale e conseguente chiusura dell’attività.
Non tutti lo sanno, ma nella zona in cui viviamo, sono alte le concentrazioni di radon, per le particolari caratteristiche del suolo e dei materiali da costruzione impiegati soprattutto fino agli inizi del secolo scorso: quindi è ancora più importante sensibilizzare le persone per monitorare il problema e limitare l’esposizione al gas.
Ma partiamo dall’inizio:
cosa è il RADON?
Il radon è un gas radioattivo di origine naturale, inodore, incolore e insapore; per questo non è percepibile dai nostri sensi ed è difficile da individuare senza appositi strumenti.
Si trova principalmente nei locali a diretto contatto con il suolo, come cantine, scantinati, taverne, garage, perché il terreno è la fonte principale da cui scaturisce questo gas, con possibilità tuttavia di arrivare anche negli ambienti dei piani più alti.
Oltre al suolo e alle rocce, il radon può fuoriuscire dai materiali da costruzione (tufi, graniti etc) oltre che da pavimentazioni e pareti a contatto con il suolo e non adeguatamente isolate a causa di fratture e fessure, o da tubature e canalizzazioni non ben sigillate.
Perchè è pericoloso?
Il pericolo maggiore del gas radon è correlato all’inalazione: inspirato in quantitativi in eccesso e per periodi prolungati, può infatti provocare seri danni alla salute, in particolare ai polmoni, qualificandosi come seconda causa di rischio per l’insorgenza di un tumore, dopo il fumo, con un’incidenza in Italia del 10%. Questo implica che i fumatori che vivono a contatto con il radon corrono un rischio maggiore di ammalarsi.
Difendersi dal radon è relativamente semplice, grazie alla sua volatilità, vale a dire alla sua capacità di disperdersi rapidamente e facilmente nell’aria. Ragion per cui la prima prevenzione per combattere questo gas è la costante areazione dei locali nei quali è riconosciuta la sua presenza.
Come fare per sapere
se il locale è a rischio RADON?
Stimare la presenza o la concentrazione di questo gas non è semplice, poiché le concentrazioni possono variare sia da stanza a stanza, sia nel tempo, tra giorno e notte, estate e inverno e tra diverse condizioni meteorologiche.
A causa di queste fluttuazioni, per avere una valutazione attendibile del quantitativo medio di radon presente nell’aria di un ambiente, è necessario procedere a una misurazione su base annuale, effettuandola con appositi strumenti (dosimetri passivi) in grado di registrare le tracce delle radiazioni emesse, proporzionali alla concentrazione del gas nell’ambiente.
Una volta quantificata la presenza del radon, nel caso questo superi i limiti di legge di 300 Bq/m3, si potrà valutare l’opportunità di procedere a una bonifica.
RADON COSTIERE, avvalendosi di giovani professionisti del settore, effettua misurazioni su base annuale con dosimetri passivi a tracce nucleare ai sensi della L.R.Campania n. 13/19.
Arch. Mariella Apreda
Piano di Sorrento
Cel. 333 442 8291
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