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Riabilitazione e rieducazione che confusione

Autore: a cura del dott. Domenico Aliperta | Pubblicato Febbraio 2020 in Cultura

La rima è stato un caso fortuito ,sicuramente non cercata; non ci sarei riuscito. Adesso al posto della rima serve una lima ,no di nuovo, non ci credo. Perchè la lima? Essa ci serve per eliminare quel sottile confine che, esiste tra i due vocaboli ,quasi da farli divenire dei sinonimi.
Iniziamo con il vocabolo “Riabilitazione”, cosa significa? Partiamo dall’abilità, capacità di svolgere una particolare forma di attività, una capacità acquisita, un atto di volontà di, esercitare determinate operazioni come, ad esempio ,leggere, scrivere, fare calcoli, disegnare, gestualità motoria ecc., come si evince dalla definizione è, una realtà vastissima su cui intervenire con molteplici professionisti della salute, per ripristinare la funzione lesa.
La riabilitazione in medicina è conosciuta come Fisiatria, specializzazione che si occupa della prevenzione, diagnosi, terapia e riabilitazione della disabilità conseguente a varie malattie invalidanti, congenite o acquisite. Si tratta soprattutto di malattie che comportano una limitazione dell’attività e restrizioni della partecipazione alla vita attiva, attraverso la riduzione delle funzioni motorie, cognitive, emotive e relazionali.
Visto l’ampio spettro di abilità che, possono subire danni di vario grado e intensità, quindi limitazioni funzionali è facile comprendere che, la fisiatria si debba avvalere di vari specialisti per poter concludere, un iter terapeutico valido e soddisfacente per ogni singolo caso. Le figure possono spaziare dallo psicologo al chinesiologo.
Rieducazione ,qui diventa più arduo fare chiarezza. Ci provo. Edurre oppure educere, condurre fuori, direi portare fuori, allevare l’uomo adulto dal bambino. E’ un processo quello dell’educazione che dura tutta la vità. E’ facile uscire fuori tema quindi, opterò per questa definizione: educazione processo mirante ad estrapolare e potenziare qualità e competenze inespresse. Per ”Rieducazione” ho scelto queste due definizioni: opera psicopedagogica di correzione di individui, specialmente minorenni, che presentino ritardi nella maturazione psichica derivanti dall’essersi formati in ambienti inadatti dal punto di vista sociale e affettivo. In medicina, trattamento terapeutico tendente a ripristinare la funzionalità di un organo o di un apparato.
Facendo un sunto di queste definizioni, esce fuori che la rieducazione è un processo più lungo rispetto alla riabilitazione e con un maggior coinvolgimento della sfera psichica del soggetto e del suo ambiente. Quali professionisti in questo caso? Certamente psicoterapeuta, psichiatra, psicomotricista, assistenti sociali , operatori culturali e l’insegnante di educazione motoria, lo sport è un ottimo educatore e maestro di vita.

Domenico Aliperta
Dott. In Scienze delle Attività Motorie Preventive - Adattative - Riabilitative
Cell. 33343064530
emai. domenico.aliperta@gmail.com