
Perché la scrittura per non vedenti si chiama braille?
Pubblicato Marzo 2021 in Sai Perché e Eureka

Il braille è il metodo di lettura e scrittura per non vedenti e ipovedenti ideato agli inizi del XIX secolo. Questo sistema di scrittura e di lettura a rilievo fu messo a punto dal non vedente francese Louis Braille nella prima metà del diciannovesimo secolo. L’idea partì nel 1821, quando incontrò il militare Charles Barbier de la Serre, che descrisse un metodo basato su dodici punti per scrivere messaggi in rilievo, metodo da lui proposto alle forze armate per i dispacci notturni. Braille, ispirato da questo metodo, ideò la barra braille (che prede appunto il suo nome) un sistema di scrittura puntiforme in rilievo da leggersi col tatto.
Articoli Sai Perché e Eureka
- Eureka! Usi alternativi del Latte
- Perché in napoletano ladro si dice “mariuolo”?
- Eureka: usi alternativi della maionese
- Sai perché ci sono sempre più meduse?
- Perché ad Hong Kong diversi grattacieli hanno grandi spazi vuoti al centro?
- Uguali ma Diversi: Qual'è la differenza tra Sentire e Ascoltare
- Sai perché in auto viene la nausea?
- Eureka: Usi alternativi dei fondi di caffè
- Sai perché le foglie d’ortica pungono?
- Colposo e preterintenzionale
- Uguali ma Diversi: Ostetrica e Ginecologa
- Perché in napoletano il pettegolezzo si chiama 'inciucio'?
- Uguali ma Diversi: Qual'è la differenza tra Alimentazione e Nutrizione
- Perché in napoletano si dice 'Pare ‘a fraveca ‘e San Pietro'?
- Sai perché si incrociano le dita in segno scaramantico?
- Uguali ma Diversi: Eau de Toilette e Eau de Parfum
- L'angolo delle stranezze: Massaggio fatto dai serpenti
- Sai perché si dice armato fino ai denti?