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Colposo e preterintenzionale

Pubblicato Gennaio 2018 in Sai Perché e Eureka

Si parla di reato doloso tutte le vol­te che chi lo commette lo fa in piena coscienza, vale a dire agisce consa­pevolmente. Dunque, se si causa volontariamente un danno ad una cosa o ad una persona, in quel caso si parla di reato/delitto doloso.
Se la stessa azione è stata messa in atto, non per volontà, ma per colpa, ovvero per incapacità, per superfi­cialità, per negligenza, per impru­denza, in questi casi si parla di reato colposo, anche se le conseguenze possono essere le medesime per chi ha subito il danno. Chi agisce non lo fa per causare un evento/reato. Lo diviene perché il proprio errore, commesso per colpa, di fatto cagio­na un danno e dunque si traduce in un reato. Casi tipici sono i reati com­messi alla guida di un’autovettura; è colposo il reato che commettiamo se investiamo un passante perché lo stesso, all’improvviso ci si para davanti, non riusciamo ad evitare l’impatto, e gli procuriamo delle le­sioni