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Sai perché si dice finire a ''tarallucci e vino''?

Pubblicato Novembre 2018 in Sai Perché e Eureka

Questa espressione, meglio di qualunque altra, riesce a definire la quiete che arriva dopo un litigio, quello stato in cui per dimenticare il malumore si ride e scherza. Il significato di questo modo di dire trae origine dall’antica tradizione contadina. In genere, quando arrivavano ospiti inattesi il padrone di casa offriva i prodotti che aveva in casa: taralli ed un buon bicchiere di vino. Richiama quindi ad un momento di convivialità, di amicizia e di festa, dove non esistono problemi o divergenze. Il detto si è evoluto, soprattutto in ambito giornalistico, assumendo anche un signi­ficato negativo. Riguardo ad accordi politici o gravi crisi dire che la cosa è ‘finita a tarallucci e vino’ significa che è avvenuto un accordo sottobanco, un insabbiamen­to. Insomma, da gioviale riconciliazione l’espressione finisce per rappresentare il “magna magna” che corrompe la democrazia e genera sfiducia nelle istituzioni.